L’avventura di Niang al Montpellier è iniziata con due gol e ha subito una brutta battuta d’arresto dopo lo schianto con la sua Ferrari. Riuscire a gestire ragazzi così giovani non è facile e Rolland Courbis se ne sta accorgendo.
“Quando si manda Niang al Milan a 17 anni è come se si facesse passare il ragazzo dalla scuola materna all’università quando, per me, sta ancora imparando l’alfabeto!“ ha confessato l’allenatore francese in una lunga intervista rilasciata a L’Equipe. Il problema sembra quindi che non si lasci abbastanza tempo ai giovani di poter crescere per piccoli passi. “Difficile educare un giocatore che non è nostro? Non la vedo così, è nostro fino a giugno e ci aiuta con le sue prestazioni. Detto questo, è chiaro, se avessi Cavani, Falcao o Ibrahimovic eviterei di rompermi a educare un Niang”.
Courbis non pare troppo entusiasta del suo doppio ruolo di allenatore/insegnante, ma continua lo stesso a difendere pubblicamente il giocatore. “La difesa di fronte alla stampa? Quando ci sono attacchi dall’esterno è come se attaccassero qualcuno della tua famiglia. Allora l’aiuti. All’interno, è diverso. C’è un gruppo da gestire. Se domani ho 15 Niang, cosa faccio?”.
This post was last modified on 23 Febbraio 2014 - 01:06