La sconfitta maturata ieri contro il Napoli, può esser considerata la prima vera sconfitta tattica di Clarence Seedorf.
La gara del San Paolo ha messo in luce i limiti di esperienza del tecnico di Paramaribo, limiti che si sono manifestati in una confusione di moduli e di uomini. Privato di Honda, non convocato per una gastroenterite, e con un Kakà a mezzo servizio, Seedorf decide di proporre ugualmente il suo 4-2-3-1, con Taarabt, Robinho e Abate nei ruoli di trequartisti, ma la scelta di schierare Ignazio nei tre davanti si rivela controproducente: il numero 20 rossonero appare infatti spaesato e avulso dal gioco fin da i primi minuti del match, mostrando una scarsa confidenza con il ruolo affidatogli. Così nella ripresa, sul risultato di 1-1, Seedorf decide di passare al 4-4-2, con Kakà, subentrato al posto di Robinho, Emanuelson spostato sulla linea dei centrocampisti ed Abate terzino destro. Confusione che viene ulteriormente certificata nella parte finale del match, quando l’olandese decide di tornare al 4-2-3-1 inserendo Montolivo trequartista centrale.
I tifosi del diavolo possono solo sperare che gli errori commessi dal nuovo tecnico in questa, ormai compromessa, stagione possano servire come bagaglio d’esperienza per la prossima, quando non dovrà più esserci spazio per gli esperimenti in gara.