Storie di numeri. Quando il calcio diventa business non può che diventare un’elaborata macchina di numeri, anche se poi al tifoso interessa solo se il proprio numero 9 continua a buttarla dentro o se non gli viene fischiato quel rigore sacrosanto in area di rigore. Ma il calcio sta mutando, i numeri diventano sempre più gli arbitri delle partite interne alle società e determinano la sopravvivenza delle singole squadre. L’inchiesta firmata Gianni Dragoni sulle pagine de il Sole24Ore ha analizzato la situazione finanziara dell’Atalanta di Percassi, ma il passaggio al Milan è presto fatto.
L’Atalanta, proprio come i rossoneri, basa i propri esercizi su anni solari (1 gennaio – 31 dicembre) e non sportivi. Così i consuntivi degli ultimi due anni, relativi al 2011 e al 2012, fanno uno riferimento a metà campionato di Serie B e metà di A, mentre l’altro interamente alla massima serie. Il valore della squadra è passato da 35,16 a 48,01 milioni; i debiti sono aumentati dell’8% mentre i crediti di un punto percentuale in meno. Il tutto, per un risultato netto passato da -10,92 milioni nel 2011 a -2,15 nel 2012. Un drastico calo determinato da un unico fattore: le plusvalenze attuate dalla famiglia Percassi e dal direttore sportivo Marino. Sono partiti, infatti, per far fronte a questi numeri, prima Gabbiadini (8,5 milioni) e poi Padoin (3,81 milioni), per un totale di 12,31 milioni.
Il Milan non ha la stessa struttura dell’Atalanta. Il blasone del club è diverso, gli introiti e il costo degli ingaggi sono notevolmente diversi e fare un paragone fra i due club lombardi potrebbe sembrare sminuente nei confronti deìirossoneri. Ma entrambe le squadre non hanno uno stadio di proprietà, hanno chiuso gli ultimi due bilanci in rosso e il Milan, proprio come ha fatto l’Atalanta, negli ultimi anni ha già attuato quelle plusvalenze vitali per andare vicino al pareggio di bilancio. In questo senso, le cessioni illustri di Thiago Silva e Ibrahimovic al PSG sono state un toccasana, così come quella di Boateng e i drastici tagli agli ingaggi dei senatori rossoneri senza rinnovo.
Numeri, quelli bergamaschi, che se traslati nell’ottica rossonera portano all’equazione più ovvia: l’Europa, cioè la qualificazione alla Champions Leaugue, rappresenta l’unico salvagente in una situazione che potrebbe diventare drastica. L’Atalanta ha già messo in vendita i gioielli di Bonavenuta e Baselli, pronti a regalare pluasvalenze a Bergamo. Balotelli ed El Shaarawy, nel caso, si tengano pronti: sarà una lunghissima estate.