Al Milan mancano punte centrali, mentre a Firenze si gongola. Potrebbe definirsi anche in questi termini il passaggio di Alessandro Matri, in prestito gratuito, dai rossoneri ai viola.
Con la volontà di non addossare a Petagna responsabilità extra, Clarence Seedorf si ritrova con sole due punte centrali a disposizione: Mario Balotelli (e qui c’è da discutere) e Giampaolo Pazzini. Più volte SuperMario ha infatti affermato di adattarsi a fatica nel ruolo di punta centrale e di preferire un compagno di reparto che funga da attaccante di riferimento. I numeri sono dalla parte della coppia italiana: i due, nella loro storia rossonera, non sono mai stati impiegati insieme d titolari, ma nei complessivi 277 minuti disputati fin qui, hanno realizzato ben 8 reti, 5 Balotelli e 3 Pazzini, uno ogni 35 minuti. Dall’altra parte è comprensibili anche la politica di mister Seedorf, il quale ha più volte dichiarato di non poter schierare i due dal primo minuto altrimenti sarebbe, poi, privo di cambi tattici a gara in corso. In questo contesto, sarebbe stato certamente una mossa astuta trattenere in rosa Matri: oltre a non cederlo ad un diretta concorrente, l’attaccante classe ’84 avrebbe rappresentato una buona alternativa alla coppia Balo-Pazzo.
E che a Firenze siano felici delle prestazioni del centravanti di Sant’Angelo Lodigiano ne sono una conferma le parole di Pradè, ds dei viola, a Sky: “Matri ha disputato con noi 6 partite, che forse ha giocato in due anni. Siamo contentissimi delle sue prestazioni”.
This post was last modified on 17 Febbraio 2014 - 17:06