Spezia: difesa colabrodo, ma occhio alle ripartenze

Oggi pomeriggio, alle ore 18.00, inizia il cammino rossonero in Coppa Italia. Coppa Italia che quest’anno, considerata la pessima posizione in classifica, deve essere ritenuta un obiettivo di primaria importanza. Il primo ostacolo del Milan, nella corsa alla coccarda, è lo Spezia di Devis Mangia. Reduci da una pesante sconfitta interna, nel campionato di Serie B i liguri si trovano al dodicesimo posto (a due punti dalla zona playoff), ma non devono essere sottovalutati per nessun motivo. Uno scivolone in Tim Cup, in particolar modo dopo la figuraccia rimediata contro il Sassuolo, non sarebbe ammissibile.

Punto di forza: ripartenze.
I nostri avversari, in campo con un 4-4-2 equilibrato ma non rinunciatario, sono propensi a cercare di metterla sulla fisicità e sull’intensità. Ritmo, interdizione e azioni di rimessa. E’ così che uno Spezia intenzionato a fare la partita della vita vuole provare a metterci in difficoltà. Colpi di scena permettendo, gli uomini di Mangia dovrebbero iniziare la gara con un assetto tattico prudente, per poi sfruttare al meglio le ripartenze a loro disposizione. Certo, è difficile che i liguri riescano a non sbilanciarsi e a non commettere errori per l’intero arco di gara, ma uno schieramento mirato a tappare tutti i varchi della mediana e a ripartire in velocità sviluppando il gioco dalle corsie laterali potrebbe rivelarsi una mossa efficace.

Punto debole: difesa.
Il vero e proprio tallone d’Achille della compagine allenata da Mangia è la retroguardia. Un centrocampo caratterizzato da incontristi e corridori non in possesso di doti tecniche, eccezion fatta per Sammarco, non può proteggere in eterno un pacchetto arretrato debole sotto ogni punto di vista. I quattro dietro peccano per senso della posizione, mobilità e comprensione dello sviluppo delle azioni: è allora probabile che sul lungo andare, terminando la benzina ai componenti della seconda linea, la difesa dello Spezia metta a nudo tutti i propri limiti e inizi a tremare con regolarità. Tocca al Milan trovare i varchi per colpire e approfittarne: vietato sbagliare.

Elemento chiave: Ebagua.
Prima punta di peso, in possesso di fisicità, propensione a far salire la squadra, a difendere palla e a creare spazi per i compagni, il ghanese dispone anche di tecnica di base e di senso del gol (al momento, in ventuno incontri stagionali, è andato a segno tredici volte). Se Ebagua fosse in campo- è alle prese con un problema al piede ma è stato comunque convocato- lo Spezia potrebbe rendersi pericoloso con maggiore incisività. Lanciando in avanti per il ghanese, infatti, i liguri potrebbero sperare nell’assolo in grado di risolvere la partita in ogni circostanza. Ebagua va sempre controllato con la giusta attenzione a la giusta determinazione: potrebbe centrare l’exploit da un momento all’altro. I nostri centrali di difesa sono avvisati…

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