Dal nostro inviato a San Siro, Christian Pradelli
Ci siamo! L’Honda mania oggi troverà compimento con la presentazione-evento nella sala Executive di San Siro. L’appuntamento è alle 12.30 (20.30 in Giappone), alla presenza dei giornalisti italiani e di circa 50 colleghi giapponesi.
Il canale tematico rossonero Milan Channel e l’emittente giapponese Sky Perfect Japon, trasmetteranno in diretta la conferenza. Anche Spaziomilan.it sarà presente e vi aggiornerà con la diretta testuale! “Sintonizzatevi” per seguire live l’Honda-day!
LA PRESENTAZIONE IN DIRETTA
– Alle 14 su SpazioMilan.it, troverete, oltre alle parole di Bronzetti, altre dichiarazioni video di Adriano Galliani, che ha parlato anche di mercato.
13.43 – Honda ha lasciato San Siro.
13.27 – Ha preso parola anche Ernesto Bronzetti: “Honda è un gran giocatore, Galliani è stato ancora una volta determinante”. L’intervista video integrale nel pomeriggio su SpazioMilan.it.
13.18 – Galliani a Mediaset: “Se Honda fosse arrivato ad agosto, Kakà sarebbe arrivato? Non so, francamente non ci ho mai pensato, non lo so. Contro il Sassuolo? Noi siamo andati spesso in Giappone per il Mondiale per Club, avevamo rendimenti inferiori a quelli che avevamo in Europa. Nel 2007 abbiamo fatto studio approfondito su effetti jet lag che colpisce chi arriva dal Giappone e lui è stato lì 20 giorni…colpisce il quarto, quinto e sesto giorno. Il corpo è meno efficiente, meno forte, meno tutto. Non faccio il medico e l’allenatore deciderà chi di dovere, ma io non forzerei. Fernando? Non tutto quello che si legge è Vangelo. Non ci sono trattative per lui ma piace. Il centrocampista? Cristante, classe ’95, c’è anche con l’Atletico, poi non so, il mercato dura fino al 31. Ci sono De Jong, Cristante, Nocerino e Poli. Nel caso si può alzare anche Emanuelson, bisogna fare di necessità virtù”.
13.13 – Ora Honda si trova nella mixed zone con la stampa giapponese
– Conferenza terminata.
– Galliani su Balotelli, Kakà e Honda: “Per quanto riguarda Balo, dodici mesi fa eravamo in piena trattativa, Kakà non l’avevamo mai dimenticato e cominciavamo a pensare a Honda e a come poterlo portare qui”.
– Honda su Kakà e Balotelli: “Penso che siano davvero dei calciatori numero uno al mondo e sono molto contento di poter giocare con loro. Certo, voglio imparare molto da loro e se giocheremo bene potremo vincere lo scudetto, magari non quest’anno ma un altro sì”.
– Honda sui primi giorni a Milano: “Mi piace Milano, sembra una bella città, molto diversa da una città giapponese. Sono andato anche in ottimi ristoranti, mi è piaciuto tutto ma vorrei ancora visitarla meglio”.
– Honda su Zaccheroni: “Mi ha consigliato, mi ha detto che il Milan è un club al top in Italia, che dovrò giocare bene e che questo è solo l’inizio”.
– Honda sul Mondiale e sulla Nazionale italiana: “Abbiamo perso contro l’Italia nella Confederations Cup e vorrei vincere invece al Mondiale, giocare contro l’Italia e batterla”.
– Honda su Nagatomo: “Mi ha parlato di quanto conoscano il calcio i tifosi italiani per cui se non giochi bene ti mandano a quel paese. Dovrò giocare bene, questo è il mio obiettivo”.
– Honda sul motivo per cui indossa gli occhiali: “Mi è stata fatta questa domanda migliaia di volte e rispondo sempre che è semplicemente una moda, non mi dispiace portare gli occhiali ma non ho nessun problema alla vista comunque”.
– Honda sulle offerte delle altre squadre: “Ho semplicemente ascoltato il mio cuore e mi sono chiesto con quale club avrei voluto giocare. E il mio cuore ha risposto il Milan”.
– Le differenza tra il calcio russo e quello italiano: “Penso che il calcio italiano sia più basato sulla tattica, sul ruolo difensivo, devo seguire le istruzioni dell’allenatore, questo per me è molto chiaro”.
– Honda sulla “pressione” mediatica di questi giorni: “So qual è il mio ruolo, quello di giocare bene sul campo. Mi piace la moda, mi piace avere dei sogni, essere anche un esempio per i bambini, per cui cerco di comportarmi come un calciatore professionista dovrebbe comportarsi”.
– Honda sul suo atteggiamento verso il campo: “Ho questo carattere da quando sono nato e d’altra parte cerco sempre di sforzarmi e potenziare questo lato del mio carattere”.
– Honda sulla sua posizione in campo: “Posso giocare in qualsiasi posizione ma se posso scegliere scelgo dietro le punte, da trequartista”.
– Honda sull’importanza dell’arrivo al Milan per la sua carriera: “L’ho detto in molte interviste, per me è importante il calcio, io ho bisogno di giocare a calcio e non sono così interessato alla città in cui gioco. Voglio vincere, allenarmi con impegno e riposarmi bene. E’ questo che è importante per la mia vita e so che il club mi aiuterà molto”.
– Honda sul suo contributo in campionato: “Ho bisogno di segnare dei gol, mettere assist, ci sono molte cose che devo fare. Ma non credo che la squadra sia poi in così cattive condizioni, data la partita che ho visto pochi giorni fa, sono molto bravi. Possiamo migliorare ancora di molto e io spero di dare il mio contributo”.
– Honda ancora sui suoi obiettivi: “So che devo dimostrare molto, devo segnare molti gol, dare molti assist. Cercherò di fare cose speciali qui. Farò il mio meglio”.
– Honda sulle altre sue pretendenti e sui suoi obiettivi al Milan: “Volevo venire al Milan, volevo diventare campione qui. Dopodiché io penso alla Champions League. Conosco bene tutti i giocatori del Milan perché fin da piccolo guardavo in televisione le sue partite, la Serie A è la lega calcistica più famosa in Giappone. Sono molti i calciatori che mi piacciono e che considero degli esempi”.
– Honda sui suoi primi giorni in rossonero: “Sono davvero entusiasta, sono molto felice, sapevo che un giorno il mio sogno si sarebbe realizzato. Quando avevo 12 anni ho scritto in un tema che un giorno avrei voluto indossare la maglia numero 10 nella Serie A, per cui sono stato molto contento quando ho avuto la notizia che avrei realizzato il sogno. Voglio ringraziare Galliani, Gandini e mio fratello. Voglio dimostrare chi sono davvero sul campo. Giocare col Sassuolo? Non lo so ancora, non gioco da un po’, il MIlan è un grande club e io voglio prepararmi al meglio per quel giorno”.
– Prende la parola per primo Adriano Galliani: “Do il mio affettuoso benvenuto a tutti voi che siete qui oggi. Circa 80 persone sono arrivate qui dal Giappone per la presentazione di Honda, il primo giapponese a indossare la maglia del Milan, con un numero molto importante, il 10, indossata da grandissimi giocatori del Milan. Quando Boateng è partito ad agosto, siccome la fase di corteggiamento era a buon punto abbiamo pensato di tenergli la numero 10. Il suo sogno di ragazzo era proprio quello di giocare al Milan con la maglia numero 10. Dovrò allenarmi per imparare un po’ di giapponese, comunque benvenuto Honda!”.
– Inizia la conferenza
12.17 – Fabrizio De Vecchi (agente Fifa che ha condotto la trattativa al fianco di Ernesto Bronzetti) ha dichiarato a Sky: “Honda voleva solo il Milan, Galliani e Gandini sono stati bravissimi a sfruttare il contratto in scadenza con il Cska e strapparlo alla concorrenza. Lo volevano il Barcellona, l’Everton e l’Atletico Madrid, ma lui ha voluto parlare solo con i rossoneri. E’ una star in Giappone, è il Beckham asiatico. Quello di Honda è un affare commerciale, porterà al Milan introiti non indifferenti: in Giappone ci sarà grande seguito, il marchio Milan così si diffonderà ancora di più. E’ un ragazzo serio ed intelligente, con grandi doti tecniche. Gli è piaciuto molto Milanello, è rimasto impressionato perché non aveva mai visto niente di simile. E’ pronto per giocare, magari entrerà nel secondo tempo contro il Sassuolo”.