Honda da superare, un Mondiale da giocare e un Milan subito da riprendersi: Binho prova l’anticipo

Il Milan ha ripreso ad allenarsi il 30 dicembre e a Milanello a disposizione di Allegri c’era anche Robinho rientrato dal Brasile addirittura un giorno prima. Una bella sorpresa, una rarità per i giocatori sudamericani, che hanno il ritardo nel sangue, come dimostra anche lo stesso Binho che il 24 novembre, dopo Milan-Genoa, si presentò con mezz’ora di ritardo all’allenamento. L’infortunio di fine novembre è ormai alle spalle e il rientro anticipato appare un segnale positivo che il brasiliano ha voluto dare al mister e ai compagni.

Il suo rendimento comunque in questo inizio di stagione è stato molto al di sotto delle sue potenzialità. In estate è rimasto, nonostante la sua voglia di Brasile e di Santos, ha spalmato e rinnovato il contratto fino al 2015 ma questo non è servito per ritrovare il Robinho della sua prima stagione in rossonero. L’anno dello scudetto abbinava velocità, tecnica ai gol ed era un elemento tattico praticamente insostituibile. Purtroppo negli anni successivi, anche a causa dei molti infortuni, non è quasi mai riuscito a ripetersi, ed è apparso svogliato e incostante. I tifosi poi hanno il dente avvelenato anche per quella foto in spiaggia pubblicata mentre i suoi compagni stavano giocando, e perdendo, il derby. In questa stagione ha realizzato solo 3 reti (non segna dal 22 ottobre quando andò in gol contro il Barcellona), purtroppo in media con l’attacco rossonero che fatica a trovare la porta: Balotelli comanda a 9 reti, seguono Kakà con 4, Birsa con 2 e Matri ed El Shaarawy a quota 1.

Cederlo in questa sessione è praticamente impossibile perché il Santos ha appena acquistato Damiao. E allora rimarrà a Milano un giocatore che per qualità tecniche continua a essere uno dei migliori della rosa. Ma serve una svolta, un cambiamento totale nelle prestazioni. Allegri stravede per lui e potrebbe essere ancora lui il suo principale sponsor anche perché a giugno incombono i mondiali e Binho, ad oggi più fuori che dentro dalla Selecao, non può permettersi di sbagliare per non perdere l’ultimo grande treno della sua carriera. L’arrivo di Honda toglierà ancora più spazio all’ex Santos che però da questo inizio di preparazione sembra motivato a riprendersi da subito il Milan.

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