Come in ogni stagione disgraziata che si rispetti, anche in questa funesta annata gli infortuni in casa Milan non mancano. Non solo: oltre alle defezioni importanti, bisogna fare i conti con l’incertezza nei tempi di recupero, per non parlare di fastidiosissime ricadute. Punto interrogativo sul rientro di Ignazio Abate, infortunatosi nella trasferta di Glasgow ben oltre un mese fa.
Il terzino campano, seppur uscito malconcio dalla trasferta del girone di Champions, non sembrava averne per molto. Anzi, dapprima pareva che per il suo impiego nel rush finale del 2013, non ci fossero particolari problemi. Il comunicato rossonero sulle condizioni di Abate, parlava di trauma distorsivo alla caviglia sinistra, non specificando sui tempi di recupero e rimandando all’evoluzione clinica dell’atleta. Evoluzione che, considerando l’assenza di Abate per la gara contro l’Atalanta, sta diventando perlomeno nebulosa. Inoltre l’esterno, dal giorno del ritrovo a Milanello lo scorso 30 dicembre, sta lavorando in palestra, e non si sta allenando in gruppo. Evidentemente, tardando ad arrivare il pieno recupero di Abate, è da escludere uno stop dovuto alla cautela per non aggravarne le condizioni. La speranza è che non si tratti di qualcosa di grave o fastidioso, che prolunghi ulteriormente l’assenza dell’esterno.
In ogni caso i rossoneri possono contare su Mattia De Sciglio per la corsia destra, oltre ad un eventuale adattamento di Andrea Poli. Chissà che le condizioni dell’esterno azzurro non abbiano ripercussioni nel breve periodo, magari accelerando qualche trattativa di calciomercato. Il nome di D’Ambrosio era circolato con insistenza nei giorni scorsi, indicando però in giugno i tempi di un eventuale trasferimento.