Domenica 18 gennaio si è chiuso il girone d’andata del campionato Primavera, che vede i ragazzi di Mister Inzaghi terzi in classifica a 3 punti dal Chievo e a 7 dall’Atalanta. Proprio la gara coi bergamaschi è stata quella che ha sancito il giro di boa. A Zingonia i rossoneri hanno avuto l’occasione di accorciare il divario dalla testa della classifica, ma il campo ha dato ragione agli avversari e dopo aver sperato in una rimonta sul 3 a 2, il pallonetto di Olausson ha decretato la definitiva fine dei giochi. Il Milan ha dato molto durante l’incontro, ma ha pagato alcune ingenuità difensive e la poca concretezza sotto rete. Un andamento che si può riscontrare anche in altri match disputati quest’anno dai rossoneri.
Mister Inzaghi preferisce il gioco a terra, vuole che i suoi ragazzi si muovano e facciano muovere il pallone, vuole vedere schemi e azioni. Un atteggiamento giusto ai fini della crescita e della mentalità di una squadra come quella rossonera. Tuttavia, a volte, il bel gioco non basta, soprattutto se di fronte si hanno squadre più smaliziate e pronte a non perdonare eventuali distrazioni. E si può dire che proprio da questi momenti, dove la concentrazione è venuta meno, si sono sviluppate le 3 sconfitte ed il pareggio di questa prima metà di stagione. Questi 5 mesi però hanno visto anche 9 vittorie e ben 33 gol da parte dei rossoneri. Un periodo dove gli impegni sono stati molti e importanti, come l’esperienza in Youth League (che prosegue con gli ottavi e il big match col Chelsea) e che possono giustificare eventuali cali.
Sembra tuttavia che per la Primavera le fatiche e gli ostacoli maggiori siano in trasferta. Fin’ora il Milan è rimasto imbattuto in casa e si deve arrivare a metà dicembre per la prima e unica rete casalinga subita (nella sfida con l’Udinese, partita poi vinta 2-1). Gli altri 12 gol sono arrivati lontani dai propri spalti e, se si vanno a guardare i numeri, 10 sono stati subiti in sole 3 partite: Chievo, Brescia, Atalanta. I primi due stop sono arrivati inoltre, entrambi, sul campo del Verona. Contro il Chievo finisce 3-2, mentre il Verona riesce a strappare un punto alla squadra di Inzaghi rimediando un sofferto 1 a 1. Altro cruccio del girone d’andata è la trasferta a Brescia. Quel 3-2 è rimasto impresso nella mente dei ragazzi e solo la rivincita in coppa Italia riesce a pareggiare il conto aperto sul campo delle rondinelle. Per l’ultima frenata si arriva poi alla partita di domenica, quella coi bergamaschi, conclusa con un 4 a 2 che non rende giustizia all’impegno e al gioco mostrato.
Mister Inzaghi ha però dimostrato di saper motivare la sua squadra, di avere fiducia nel gruppo che sta allenando e di aver ben presente gli obiettivi da raggiungere. I suoi ragazzi sono motivati e lavorano tanto, le vittorie ottenute e in particolare quella nel derby sono frutto di un gran lavoro di squadra e si deve continuare in questo modo, con qualche piccolo accorgimento in fase difensiva e nella realizzazione. L’inseguimento alla vetta inizia il 25 gennaio fuori casa contro il Pescara.