Nel Milan che vince 3-1 contro lo Spezia e accede ai quarti di finale di Coppa Italia, c’è la firma di due giocatori che potrebbero rivelarsi fondamentali per la seconda parte di stagione agli ordini di Mister Clarence Seedorf: Keishuke Honda e Giampaolo Pazzini. Dopo quasi otto mesi di stop e 262 giorni senza gol, infatti, l’ex attaccante di Inter e Sampdoria è tornato a far gonfiare la rete e sta pian piano ritrovando una condizione ideale che potrebbe garantire al Diavolo una prima punta d’area di rigore che tanto è mancata nella prima parte di stagione.
Dopo i 5′ nel derby contro l’Inter e la sfortunata ma volenterosa prestazione contro il Sassuolo, il Pazzo è tornato a fare quello che sa fare meglio, il gol. Le polveri sono ancora un po’ bagnate e ieri sera un paio di occasioni clamorose le ha sbagliate, ma la punta di Pescia ha destato comunque un’ottima impressione facendo capire di esserci e di voler dire la sua anche per giocarsi le chance di andare al mondiale brasiliano. E, così dopo l’assist perfetto a Robinho per il gol del vantaggio rossonero, è arrivata la rete da attaccante vero con l’acrobazia in area su suggerimento di Poli.
Per un attaccante che vive per il gol, si sa, mettere il suo nome a referto è una cosa vitale e sbloccarsi significa riprendere fiducia nei propri mezzi e guardare con maggior ottimismo al futuro. Ma, nella prestazione di ieri di Pazzini c’è stato anche tanto altro. Tanto movimento senza palla, ripiegamenti a centrocampo per farsi dare il pallone e scambiarlo velocemente con i compagni, la presenza costante in area di rigore che non fa mai stare tranquilli gli avversari, gli scambi veloci con i suoi compagni di reparto.
E pazienza se su cinque nitide occasioni da rete ne abbia sfruttata solo una (anche se di mezzo ci si è messa tanta sfortuna ed un miracolo del portiere avversario), l’importante è aver ritrovato una punta vera, una punta che fa giocare bene la squadra, un uomo d’area di rigore che sente e vede la porta come pochi altri. Bentornato Pazzo!