Come uno di quei sogni da cui non ti vuoi mai svegliare. Giampaolo Pazzini torna al gol in Serie A dopo ben nove mesi e lo fa a modo suo. Proprio come quel lontano 28 aprile e la sua decisiva doppietta contro il Catania, ancora un gol da subentrato, ancora un gol decisivo. Eppure, dopo il purgatorio dell’operazione al ginocchio e la lunga convalescenza, sembrava che la buona stella lo avesse abbandonato definitivamente. La traversa e i gol mangiati nella maledetta partita di Sassuolo, il problema muscolare che sembrava essere più grave del previsto subito dopo il ritorno al sorriso col gol in Coppa Italia contro lo Spezia.
Ma il Pazzo sapeva che non poteva far sentire di nuovo così tanto la sua mancanza ed allora è tornato subito. A Cagliari la partita si era messa male e Seedorf ha deciso di gettarlo nella mischia, sperando nel suo unico vero attaccante d’area. All’88’ arriva il suo momento, proprio sul filo di lana, proprio per rendere la giornata ancor più indimenticabile. Su calcio d’angolo battuto da Honda c’è la sua zampata, la sua semi volé di destro al volo che non lascia scampo ad Avramov e dà tre punti importantissimi ad un Milan che ora torna ad intravedere la zona Europa League.
Complessivamente, sia contro il Verona che ieri contro il Cagliari, si sono visti dei miglioramenti nella compagine rossonera con l’avvento di Clarence Seedorf ed il passaggio al 4-2-3-1. Ma, in entrambi i casi, il Milan non è riuscito a capitalizzare al meglio le tante occasioni create. La mancanza di un uomo dai “gol facili” si è fatta sentire più del previsto e, Giampaolo Pazzini, può rappresentare davvero la medicina giusta. Soprattutto con il modulo che prevede i tre trequartisti dietro la prima punta, il suo fiuto del gol, i suoi movimenti, il suo saper dialogare con i compagni, possono rivelarsi delle armi letali per gli avversari. Anche Balotelli potrebbe usufruire dei suoi movimenti, partendo leggermente più defilato e girando proprio dietro il Pazzo.