ABBIATI 6 – Con una difesa così.
DE SCIGLIO 5.5 – Abbastanza in confusione per larghi tratti del primo tempo, nella ripresa ha un andamento inversamente proporzionale a quello della squadra. Ma non basta.
RAMI 5.5 – Ce la mette tutta, si vede, ma non riesce ancora a nascondere una macchinosità abbastanza evidente. È c’è chi lo vedrebbe bene terzino, pensate.
ZAPATA 6 – Sensibilmente più ordinato di Rami, guadagna la sufficienza per un buon recupero su una ripartenza friulana. Infortunato, lascia il posto a Mexes.
Dal 36′, MEXES 3 – Frustrato, probabilmente per le recenti voci di mercato. Molle. E cattivo. L’anticalcio, questa sera.
EMANUELSON 5 – Commette la grande ingenuità sul calcio di rigore, recidivo dopo l’errore di Milan-Genoa. I polmoni non mancano, manca la fase difensiva. Come al solito.
Dall’87’, ABATE sv
DE JONG 6.5 – Si conferma il migliore, anche in una serata in cui è spesso lasciato da solo. Regge il centrocampo per quello che può, certo Nocerino non è parso il suo compagno ideale.
NOCERINO 4 – Corpo estraneo, ma questa sera la differenza con il resto della squadra è minima. Subissato di fischi da San Siro, che lo ha abbandonato. Già da un bel po’.
Dall’81’, HONDA sv – Entra, si fa ammonire e ha sui piedi l’ultima palla del 2-2, sciupata.
BIRSA 5.5 – Un buon inizio con un numero sul gol del vantaggio, poi il buio generale colpisce anche lui
KAKA 4.5 – Probabilmente la sua peggior partita dell’anno: paga il cambio di modulo che gli permette di muoversi molto meno e lo costringe a coesistere con tanti, troppo interpreti.
ROBINHO 5.5 – Ha avuto il beneficio maggiore dalla cura Seedorf, ma è il degno specchio del Milan: dura 25-30 minuti e stop.
BALOTELLI 6 – Media ponderata tra un primo tempo molto buono e una ripresa in cui vivacchia come al solito, tra colpi di tacco improbabili e i “tutti giù per terra” su cui ormai non abbocca più nessuno.
SEEDORF 5 – Il suo sguardo a fine gara è tutto un programma: non si aspettava tanta pochezza, probabilmente. Paga sicuramente colpe non sue, ma va anche detto che non bastano allenamenti all’insegna dell’allegria per far risorgere un gruppo senza identità.
This post was last modified on 22 Gennaio 2014 - 23:41