Le sue sono parole di un capitano che osserva la sua squadra da una prospettiva a tutto tondo, ora che una nuova strada è stata imboccata e la vecchia già quasi superata. Ma per svoltare davvero c’è bisogno di tempo e di fiducia, di lavoro e di autostima, questo Riccardo Montolivo lo sa. Ai microfoni del Corriere dello Sport, il centrocampista del Milan e della Nazionale ha toccato tutti i punti caldi di questo inverno rossonero. Partendo da Seedorf: “L’impatto è stato ottimo, ci ha stimolato. Vuole la difesa alta e dobbiamo recuperare il pallone in 5-6 secondi”. Un passo indietro, ad Allegri: “E’ un grande allenatore, ma non è scattato qualcosa di importante nelle nostre teste. C’era la volontà da parte di tutti ma sono mancati i risultati e in questi casi l’allenatore paga per tutti. I punti persi per mancanza di concentrazione sono stati pesanti. Siamo mancati più noi giocatori, il valore di Allegri è indubbio”.
Su Balotelli: “Seedorf ha voluto fare da scudo tutelando Balotelli e tutti noi. Mario però deve pensare che ha quasi 24 anni. Sta iniziando a crescere e ora deve maturare. Deve aiutarsi anche da solo. Ha qualità importanti, le ha fatte vedere solo a tratti, con l’aiuto di tutti può fare grandi cose, ma lo ripeto: deve aiutarsi anche da solo”.
Su Prandelli e il Mondiale: “Prandelli mi ha allenato per 5 anni alla Fiorentina e 4 in Nazionale. E’ molto abile nel forgiare i giovani. Mi ha preso quando avevo 20 anni, il momento più importante per i calciatori. Il Mondiale E’ la competizione più bella. Molti di noi, reduci dal Sudafrica, hanno una gran voglia di rifarsi. L’Italia è una squadra competitiva, ma non la più forte”.
Sulla Champions e il rosso contro l’Ajax: “In Champions il percorso è stato diverso, siamo mancati in campionato. Con l’Ajax non mi sono accorto di quello che stavo facendo. I magazzinieri negli spogliatoi provavano a consolarmi: i 70 minuti più brutti della mia carriera”.
Infine, uno sguardo al mercato e a un nome circolato negli ultimi giorni, quello di Alessio Cerci: “Lo conosco bene, anche lui è folkloristico. Ha qualità per giocare in tutte le squadre”.