Seedorf a San Siro per un Milan finalmente sull'(H)onda del rilancio

Questa sera c’era un’atmosfera strana a San Siro durante la partita di Coppa Italia contro lo Spezia, un intero stadio in attesa di qualcosa. Non della fine della gara ma dell’arrivo di Clarence Seedorf per assistere al match dei suoi giocatori. Suonerà strano, molto strano, ma dovremo abituarci all’idea che l’olandese è il nuovo tecnico del Milan. Nuovo nel ruolo ma non certo nello spirito, un giocatore che ha sempre dimostrato di riuscire a guidare i compagni anche da dentro al campo. Dalla panchina anche Tassotti era in attesa, in occasione della sua prima, unica e ultima partita da allenatore rossonero. Sarà stato sicuramente emozionato. Per la prima volta in prima linea, lui che è abituato a stare alle spalle del tecnico di turno.

E’ stata una partita a senso unico, lo Spezia non è quasi mai stato pericoloso in area rossonera mentre il Milan ha avuto il pallino del gioco per tutti i novanta minuti. Il risultato era abbastanza prevedibile, i rossoneri hanno vinto per 3-1 e si sono qualificati per i quarti di finale di Coppa Italia. Ora nel prossimo turno si troveranno davanti l’Udinese che negli ottavi ha battuto per 1-0 l’Inter, grazie ad una rete nel finale di Maicosuel. La vittoria rossonera è stata firmata da Robinho, Pazzini e Honda mentre il goal della bandiera dello Spezia allo scadere con Ferrari a sorprendere la difesa del Milan con la testa già negli spogliatoi. Il brasiliano è tornato alla rete a distanza di quattro giorni dopo quella siglata contro il Sassuolo lo scorso fine settimana; Pazzini è andato finalmente a segno dopo l’infortunio, l’attaccante non segnava dallo scorso Aprile, e Honda al primo goal al Milan nel giorno dell’esordio da titolare.

Il divario tecnico tra le due squadre era enorme. Il tecnico spezzino, Devis Mangia, ne era consapevole ma ha comunque schierato la miglior formazione possibile per onorare l’impegno. I liguri hanno giocato al meglio nel rispetto dell’avversario e soprattutto dei tifosi al seguito delle squadra, giunti numerosi sugli spalti di San Siro. Abbiati è stato praticamente inoperoso per novanta minuti, salvo nell’occasione del goal, e la difesa non ha faticato molto. Rami e Mexes sono stati molto attenti, nonostante la sbavatura su Ferrari, e soprattutto ben supportati sulle fasce da De Sciglio e Zaccardo abili anche a proporsi al cross. Il centrocampo è stato il punto nevralgico della manovra rossonera. La mediana ha dato segnali di netto miglioramento: Poli, Montolivo e Cristante non hanno mai tenuto il pallone fermo, tanti passaggi precisi e movimenti sensati. In attacco, il Milan ha mostrato buone cose: il feeling tra Honda, Robinho e Pazzini è andato in crescendo minuto dopo minuto.

Una vittoria che da morale a tutto l’ambiente. A sprazzi, i rossoneri hanno dimostrato di riuscire a creare bel gioco ed andare spesso al tiro. In questa stagione sono state più le volte in cui il gioco non c’è stato ed è per questo che non si può ancora star sereni. La vittoria e la prestazione sono da ridimensionare se si considerano gli avversari di categoria inferiore. E’ comunque un piccolo passo per riuscire ad uscire dalla crisi, soprattutto con in panchina Seedorf. L’olandese è riuscito ad assistere in prima persona ad una parte di secondo tempo, sarà pronto per guidare il Milan? La parola passa al campo.

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