MILANO – Un girone fa, a Torino contro il Toro, erano 1566 giorni che Ricky Kakà non provava e non trasmetteva l’ebrezza di indossare la sua maglia, quella rossonera, in una partita ufficiale.
Un girone fa, a Torino. Una serata non facile. El Shaarawy, che sognava di giocare al fianco del suo idolo, si infortuna il giorno prima e lo stesso Ricky si fa male a partita in corso.
Era un sabato sera, quel 14 Settembre, e il giorno dopo una domenica grigia e perplessa. Kakà, non senza qualche singhiozzo, chiedeva al suo Milan la sospensione per un mese dello stipendio.
Il lunedì 16 Settembre fu chiaro il motivo: AC Milan comunica che gli esami medici su Kakà hanno evidenziato una lesione all’adduttore sinistro. Le parole di un comunicato per simboleggiare un’assenza. Quella di Kakà dal campo.
Ma, oggi è tutto passato, quei giorni sono lontani, lo scorrere del tempo è cambiato. Oggi Kakà è leader, è responsabile, è il solito grande punto di forza.
Oggi Kakà corre, segna, imperversa. Il mese di Gennaio per lui è stato importante. Ha raggiunto e superato quota 100 gol in gare ufficiali nel Milan e ha riabbracciato Clarence Seedorf.
Adesso Febbraio, sotto un altro mese, via con altri slanci ed altre emozioni. Dal Torino al Torino, quel 14 Settembre è lontano. Molto di più di quanto non dica il calendario.
(Fonte: AcMilan.com)