Un Milan, una squadra, che ha dominato per 90 minuti, conquistando il campo e meritandosi tutto il tifo della Curva rossonera. Nel derby primavera, giocato ieri pomeriggio al centro sportivo Giacinto Facchetti, i ragazzi di Mister Inzaghi hanno avuto sempre la partita sotto controllo.
A dirigere la sinfonia rossonera uno straordinario Mario Piccinocchi, che a centrocampo ha fatto la differenza. La fase di copertura è stata fondamentale, difficile superare la linea composta dal numero 5 rossonero, Pinato e il 10 Benedicic. I nerazzurri hanno dovuto sfruttare molto i lanci lunghi e le incursioni dall’esterno per riuscire a rendersi pericolosi, ma la porta di Andrenacci è stata davvero a rischio solo in poche occasioni con Bonazzoli, neutralizzato con delle grandi parate dell’estremo difensore rossonero. A differenza della rete difesa di Ivusic, che ha subito due reti, ma potevano essere molte di più. La Primavera si è mostrata una macchina compatta, dove tutti hanno dato il loro contributo sia in fase di pressing sia in quella di copertura. Tamas e Simic sono riusciti ad imporsi sulle fasce, Iotti e Pacifico, supportati anche da Piccinocchi, hanno tenuto il centro, mentre l’attacco rossonero, con Di Molfetta tra i migliori, si è trovato a poter fare male in altre 7 occasioni tra primo e secondo tempo. Se proprio si vuole trovare un aspetto da migliorare è proprio questo, le troppe volte in cui davanti alla porta si è sprecato, mancando l’affondo.
La partita giocata ha mostrato una squadra degna di questo nome, degna dei colori rossoneri, che ha lavorato tanto e in continua crescita. Una squadra dove si vedono delle idee di gioco, dove esistono degli schemi, un dialogo e dove il mister conosce i ragazzi che giocano per lui. A dimostrazione del grande lavoro svolto da Mister Inzaghi, è anche la giornata di oggi, dove il suo nome è stato accostato più volte alla panchina rossonera dopo l’annuncio dell’esonero di Allegri. Sembra tuttavia che per ora Inzaghi resterà l’allenatore della Primavera, continuando ad infondere la sua passione e la sua conoscenza ai ragazzi. Quegli stessi ragazzi che si sono dimostrati dei veri professionisti e campioni in campo. Questo è e dovrebbe essere il Milan. A tutti i livelli, non solo nelle giovanili.