Dall’esonero di Massimiliano Allegri all’eliminazione dalla Coppa Italia. Ma i mali di questo Milan affondano le radici molto più lontano dei fatti degli ultimi giorni. Ne è convinta Alessandra Bocci, collega giornalista della Gazzetta dello Sport, attenta analista delle vicende rossonere. “Non c’è nessuno senza colpe“, dice in un’intervista a SpazioMilan.it in cui non osa azzardare troppi pronostici per il futuro milanista, sempre più difficile da decifrare.
Alessandra, partiamo dalla fine: da mercoledì è addio all’Europa per la prossima stagione?
“I romantici possono sempre sperare in una difficilissima rimonta per l’Europa League, ma realisticamente credo che vi siano davvero poche possibilità”.
Colpa di Allegri?
“E’ stato tutto sbagliato fin dall’inizio di questa stagione. L’addio di Max, tra l’altro, non si è sviluppato con grande eleganza. E’ noto che Berlusconi non fosse un estimatore di Allegri, neppure quando ha vinto lo scudetto. Ho letto che il Cavaliere non ritenesse il suo tecnico uno da Milan. C’è da chiedersi perchè se lo sia tenuto tre anni e mezzo in casa…”.
Quindi a chi vanno attribuite le responsabilità di questo tracollo?
“Tutti gli attori in questa scena hanno commesso errori: Galliani nel difendere strenuamente Allegri, lo stesso Allegri nel non fare un passo indietro quando poteva farlo, la società nel far deflagrare la situazione”.
E Berlusconi?
“Lui poteva intervenire molto prima che le cose precipitassero. C’è stata poca chiarezza, ma anche poca voglia di occuparsi del Milan”.
Ora c’è Seedorf, ma il suo modulo non convince tutti…
“Non ritengo che il 4-2-3-1 sia adeguato per questa rosa, ma lui è uno che non cambia idea e difenderà questa scelta a spada tratta. E’ un remake di quanto visto con Leonardo, con la differenza che in questo Milan c’è molta meno qualità”.
Ma la scelta di Seedorf allenatore era la più logica?
“Difficile dirlo. Certamente è stato chiamato un allenatore inesperto e difficilmente si comincia dal Milan. E’ altrettanto vero, però, che questa decisione scalda i tifosi”.
Da dove si riparte?
“Umiltà e chiarezza, ciò che è mancato a tutti. Le stagioni storte possono capitare”.
Quali “sorprese” ti aspetti dal mercato?
“Mi auguro per i tifosi rossoneri che Berlusconi si metta a spendere di più. Si era detto che i soldi incassati per la qualificazione alla Champions League sarebbero serviti per il mercato. Mi risulta che Matri sia arrivato grazie alla cessione di Boateng… Forse Berlusconi non ha più voglia, bisogno e capacità di spesa per prendere giocatori di altissima qualità. Bisogna adeguare le dichiarazioni ai mezzi e i mezzi ai fini”.
Sarà Galliani a fare il mercato di giugno?
“Non è un uomo che si arrende, ma sul campo vedo più Sogliano con Galliani in ufficio”.
Chiudiamo con la vicenda “GazzaBet”, l’agenzia di scommesse interna al gruppo Rcs, che vede i giornalisti della Gazzetta dello Sport uniti nella protesta. Siete preoccupati?
“E’ qualcosa di singolare. Non è una questione di rispetto delle regole, ma un problema d’immagine nei confronti dei nostri lettori. Siamo davvero preoccupati perchè non riteniamo opportuno legare il nome glorioso della Gazzetta ad un’agenzia di scommesse”.
This post was last modified on 24 Gennaio 2014 - 19:40