Per iniziare il 2014 nel migliore dei modi SpazioMilan ha contattato in esclusiva l’ex campione rossonero Stefano Eranio, che in una lunga intervista ha fatto un quadro dei cambiamenti, delle speranze e delle aspettative del Milan per questa seconda parte di stagione e ha provato a dare una spiegazione di alcune delusioni della metà appena passata.
Tra i cambiamenti maggiori del 2013 c’è stata la nomina di due Ad, come vede la coppia Barbara Berlusconi-Galliani?
“Credo possa essere una buona accoppiata e che insieme possano coesistere senza problemi soprattutto se ognuno farà il proprio dovere dove sa farlo meglio. Se faranno così il Milan potrà solo guadagnarci“.
Negli ultimi mesi il presidente Silvio Berlusconi è tornato ad essere vicino alla squadra, un segnale forte che può aiutare il Milan a superare il momento di crisi?
“Credo che l’allontanamento del presidente abbia creato qualche problema, ma adesso manca qualità in certi reparti della squadra e di sicuro da questo punto il presidente non può fare molto. L’introduzione di nuovi giocatori è un inizio per migliorare e la persona di Silvio Berlusconi è sempre importante come sostegno“.
A proposito di nuovi giocatori cosa pensa del possibile arrivo di Nainggolan e D’Ambrosio?
“Naingollan sarebbe senza dubbio un valore aggiunto importante alla squadra, non solo considerate le squalifiche di Muntari e Montolivo in champions, ma come rafforzamento dal punto di vista tecnico. Inoltre ritengo che D’Ambrosio sia uno dei migliori terzini fluidificanti che ci siano adesso in circolazione e sarebbe un innesto prezioso per aumentare la qualità della squadra”.
Ad inizio stagione si era parlato molto del Milan dei giovani, ma adesso Niang è in partenza, anche per Gabriel si pensa ad un prestito e Cristante e Saponara hanno giocato davvero poco. Come si spiega la difficoltà dei giovani ad emergere e trovare spazi?
“Si torna sempre alla questione della qualità. Magari in un certo contesto sembrano ottimi giocatori però quando vengono spostati in squadre importanti il loro livello non è abbastanza. Penso che tuttavia si debba dare continuità e rischiare un po’ di più, invece squadre come Milan e Juve non danno una seconda possibilità e se si sbaglia una partita si viene messi direttamente in panchina. Poi bisogna capire anche come si comportano durante gli allenamenti in settimana, è anche possibile che questi giocatori non mostrino all’allenatore le potenzialità e le caratteristiche necessarie che lo facciano decidere di metterli in campo e sceglierli“.
A maggio, sempre in un’esclusiva a SpazioMilan.it, aveva detto che sarebbe servito un giocatore da affiancare a Balotelli per i suoi eventuali momenti di calo. Da questo punto di vista Matri si è rivelato una delusione?
“Matri non ha avuto un arrivo fortunato, le sue prime apparizioni senza reti hanno complicato il suo percorso nel Milan. Poi l’arrivo di Kakà e l’infortunio di El Shaarawy gli hanno dato più opportunità, ma il problema è che ci vogliono più uomini di qualità, aumentando la qualità aumentano anche gli spazi che si aprono e le occasioni per andare a rete. Adesso l’unico che può fare davvero male è Kakà e quando è in giornata Balotelli ed è facile bloccare il gioco perché si devono marcare solo un paio di giocatori. Il Milan del passato aveva molti elementi che potevano fare male, il Milan di adesso è molto lontano da quei livelli“.
Cosa pensa dell’attuale situazione di Allegri?
“Credo che un cambio durante l’anno non sia la scelta migliore. L’allenatore si dovrebbe prendere e portare fino a fine stagione. In questo momento i problemi del Milan sono molti, a parte la mancanza di giocatori di spessore, anche i molti infortuni e l’impossibilità di utilizzare certi giocatori in certe occasioni ha pesato. Però ritengo che bisogna aspettare fino a fine anno e dare fiducia all’allenatore, poi una volta chiusa la stagione si guardano i risultati e se non ci sono si cerca di capirne la motivazione. Sulla panchina del Milan vedrei bene Prandelli. È una persona con esperienza, che ha un passato su panchine importanti e sta facendo molto bene con la nazionale“.
Per il 2014 quali pensa possano essere i reali obiettivi dei rossoneri?
“Sulla carta il Milan è molto più forte di tante squadre che adesso lo precedono in classifica. Per la champions tuttavia penso che sia troppo tardi e dico che non è un obiettivo possibile, ma l’accesso in coppa UEFA invece è alla portata. Soprattutto con i nuovi arrivi che aumenteranno la qualità della squadra possono fare la cavalcata verso la UEFA“.
La redazione di SpazioMilan.it ringrazia molto Stefano Eranio per la grande gentilezza e disponibilità.