La prima vittoria contro il Verona, la prima sconfitta (ed eliminazione dalla Tim Cup) contro l’Udinese: ora, la seconda conferenza stampa da allenatore del Milan di Clarence Seedorf. A Milanello è tempo di vigilia, accogliendo Essien ma soprattutto pensando al Cagliari (domani alle 15). Al di là del mercato e del modulo, l’unico vero antivirus si chiama vittoria.
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12.45 – La conferenza è terminata.
– Su Honda: “Honda sta bene, probabilmente giocherà: l’importante è mettersi a disposizione”.
– Su Saponara: “Saponara l’ho visto ieri per la prima volta, ha talento per quello che ho visto: devo ancora conoscere molte persone. Ci vuole tempo”.
– Sulla formazione: “Non ho grandi misteri di formazione, non li avrò quasi mai: per questo ho aperto le porte alla stampa per osservare l’allenamento. Domani Robinho gioca”.
– “Sono chiamato ad osservare la gente, le persone che ho di fronte, prima di arrivare a delle conclusioni. Ho in testa il modo per fare bene con il Milan”.
– Sul mercato: “Pensiamo a chi c’è. Nel calcio qualcuno va e qualcuno arriva, ma non deve toccarci troppo”.
– Su Honda: “Honda lo seguo dal Mondiale in Sudafrica, mi è sempre piaciuto. Non è facile passare dalla Russia alla Serie A, dobbiamo aspettarlo con fiducia. Si deve ancora ambientare, deve sapere che il calcio italiano è molto esigente. Ha qualità importante e buona visione di gioco, di sicuro ci darà una mano: da vero giapponese non molla mai”.
– Sulla qualificazione in Champions: “Non fare la Champions per un anno non è una vergogna: quante squadre lo hano fatto? Bisogna essere realisti, tutti vogliamo arrivare in Champions ma il distacco in classifica è enorme: non deve essere questo il nostro principale pensiero”.
– Su Allegri: “Allegri ha fatto il massimo, non voglio criticare il lavoro degli altri. La squadra in campo corre tanto, è difficile dire che la squadra non sta bene fisicamente. L’Udinese non ha fatto un gran gioco, ha giocatori veloci che ci hanno messo in difficoltà”.
– Sullo scettiscismo generale: “Magari è meglio che ci sia questo scetticismo, così le aspettative sono basse e tutti potranno ricredersi presto. Sia nel Chelsea che nel Real Madrid c’erano grandi giocatori, non poteva scendere sempre in campo: ha fatto qualche panchina, ma non sono preoccupato della sua condizione fisica”.
– Sulla grinta dei giocatori: “Tutti i giocatori hanno dentro uno spirito combattivo, bisogna solo riuscire a tirarlo fuori. I giocatori si stanno applicando, ci sono delle difficoltà ma vedo sempre grande volontà. Non si può vincere sempre, ci vuole pazienza”.
– Su El Shaarawy: “El Shaarawy deve recuperare, sta male. Deve lavorare e pensare a recuperare, noi lo aspettiamo: deve stare tranquillo”.
– Sulle soluzioni a questo momento: “Singoli o meno, conta il gruppo. Ripeto: serve lavoro, sacrificio e spirito collaborativo. E’ insieme che possiamo superarci”.
– Sulla Champions: “Non pensiamo alla Champions, il nostro presente si chiama Cagliari”.
– Su Balotelli: “Balotelli sta bene”.
– Sul suo modo di allenare: “Ogni allenatore ha il suo stile, ho appena iniziato ad allenare e devo ancora capire come muovermi in panchina. La squadra ancora non mi conosce e io non conosco ancora loro, fino adesso ho preferito parlare nei momenti ‘morti’ della partita e non fare mille gesti, che possono solo fare confusione”.
– Sul modulo: “Non è il modulo che migliorerà o meno il Milan, contano gli uomini in campo: serve lo spirito del guerriero”.
– Su Nocerino: “Auguro a Nocerino il meglio, ci ha lasciato ma ha sempre sudato per la maglia”.
– Su Essien: “Ho parlato diverse volte con Essien, ho parlato con Galliani di questo e ho chiamato il giocatore. Garantirà grandi valori sia in campo che fuori: è un ottimo acquisto. Giocherà principalmente a centrocampo, può fare anche il terzino ma mi piace far giocare i giocatori nel ruolo dove possono esprimersi il meglio”.
– Su Lady B.: “L’incontro con Barbara Berlusconi è andato bene, mi ha spiegato le sue idee per il progetto commerciale del Milan: mi ha aiutato a capire dove vuole andare la società, è stato un colloquio molto positivo. Ogni allenatore che è venuto qui ha sempre voluto dare una mano alla società, non solo fare la formazione: anche io sono disponibile a fare tutto ciò”.
– Sul Cagliari: “Affrontare il Cagliari è sempre difficile, si conoscono bene e avranno il sostegno del loro pubblico. Li rispettiamo molto”.
– Ancora sul suo metodo: “Voglio dare serenità al gruppo per affrontare e superare questa situazione: è in questi momenti che si vedono i veri uomini. L’estetica del calcio, giocare bene o meno, è importante ma non è la prima priorità. E’ necessario l’entusiasmo e la testa giusta”.
– Sui giocatori e i tifosi: “I giocatori stanno reagendo, ma per ottenere buoni risultati serve lavoro e tempo. Dispiace per i tifosi passare un momento così e vedere un Milan così, ma non è successo solo a noi e sono sicuro che presto torneremo a far sognare i tifosi”.
– Gli obiettivi del Milan: “Gli obiettivi del Milan sono sempre gli stessi, servirà determinazione e forza per dare e fare il massimo”.
12.00 – Queste le dichiarazioni di Seedorf in anteprima a Milan Channel: “La squadra sta dimostrando grande volontà di lavorare per uscire da questo momento difficile, ieri c’è stato qualche rientro anche se di recente abbiamo avuto quasi 10 giocatori con la febbre. Vedo occhi pieni di voglia di fare. Muntari rimarrà fuori con il Cagliari, ha ancora bisogno di tempo per recuperare: non voglio rischiare nessuno. Peccato per Zapata che starà fuori per 3 settimane, la prevenzione in questo senso è fondamentale. Essien lo conosco bene, ha una grande personalità ed è un guerriero: è un super giocatore, con il Mondiale alle porte avrà più stimoli. La mia idea è quella di utilizzarlo in mezzo al campo, può fare benissimo uno dei due centrocampisti davanti alla difesa. Sono qui da pochi giorni, anche i migliori allenatori del mondo hanno bisogno di tempo per conoscere la squadra e mettere in atto le proprie idee: questo Milan l’ho sempre seguito soffrendo, bisognerà lavorare tanto anche dal punto di vista psicologico. Abbiamo bisogno del sostegno di tutti. Nel secondo tempo di Milan-Udinese ho visto un Kakà disponibile ed esemplare, però ha bisogno di equilibrio: Ricky può fare la differenza, ma deve essere sostenuto dal gruppo. Si vince insieme. Sono stato sempre corretto nei confronti di chi ha lavorato, Allegri ha fatto il massimo ma i risultati non sono arrivati. Adesso pensiamo a migliorare, da quando sono arrivato c’è sempre stato l’intenzione giusta da parte della squadra: ovviamente è ancora presto per vedere la mia mano e le mie idee. Vedere Balotelli nei 3 dietro alla punta è difficile prevederlo, ora lo vedo come prima punta per avere più qualità: non lo escludo, ma al momento è difficile”.
This post was last modified on 25 Gennaio 2014 - 17:37