Andrea Longoni è giornalista professionista dal 2010. Lavora dal 2006 nella redazione sportiva di Telelombardia e Antenna 3. Inviato a seguito del Milan a Milanello e sui campi, conduce la trasmissione QSVS ogni martedì sera. Da quest’anno collabora con SpazioMilan.it: è sua la firma dell’editoriale del venerdì.
Il tornado Clarence Seedorf si abbatte sul Milan. L’arrivo dell’olandese ha portato grande entusiasmo in un ambiente che era depresso e aveva bisogno come il pane di novità. Saranno tutte positive? Solo il tempo risponderà, ma intanto possiamo analizzare il personaggio e provare a prevederne il lavoro da allenatore.
Conosciamo la personalità di Seedorf: un’arma a doppio taglio, in genere, ma mai come in questo momento al Milan serve un sergente di ferro che faccia rispettare le regole e si faccia rispettare, per la serie ‘chi sbaglia è fuori’. Insomma, con Clarence chi in campo e fuori non darà il 100 per cento per i colori rossoneri, verrà messo da parte, senza se e senza ma. In questo senso mi aspetto vita difficile per Balotelli, uno che non ha mai considerato l’allenamento come una battaglia, anzi. Confermo quanto scritto in un editoriale negli scorsi mesi: a fine anno il bresciano sarà ceduto.
Con Seedorf in panchina torna anche la qualità in campo, merce rara nella gestione di Allegri. Con Seedorf torna soprattutto l’entusiasmo di Berlusconi, che lo ha voluto fortemente e che per lui, siamo certi, metterà più volentieri mano al portafogli. Innovativa poi, e sicuramente intrigante, l’idea di affidare ogni reparto a uno specialista. I portieri saranno guidati da Valerio Fiori, la difesa da Jaap Stam (se qualcuno nello spogliatoio non è d’accordo con le scelte del tecnico, si rivolga a lui), il centrocampo a Seedorf appunto, e l’attacco a Hernan Crespo. Ognuno può dare un contributo in più per il bene del Milan.
E allora buon lavoro a Clarence, uno molto stimolante anche per chi fa il mio lavoro, uno con cui mi aspetto un confronto quasi pirotecnico nelle conferenze stampa.
E un ‘in bocca al lupo’ doveroso, a Massimiliano Allegri, uno che è passato come la causa di tutti i mali, ma che in realtà ha pagato per tutti.
Twitter: @AndreaLongoni5
This post was last modified on 17 Gennaio 2014 - 13:55