L’obiettivo, anzi la parola d’ordine, è aumentare i ricavi. La tempistica è nel medio periodo. Il metodo è in evoluzione, anche grazie alla costante consultazione dei migliori esperti del settore. Barbara Berlusconi sta ancora studiando (e tanto), ma l’accelerazione sul ruolo di primo piano nel Milan va di pari passo con la messa in moto di un progetto che guarda all’ammodernamento del club dal punto di vista commerciale. Si, perchè il compito di Lady B. è stato ben definito e, soprattutto, scisso dall’ambito sportivo, in capo ad Adriano Galliani. Ognuno lavora al suo, ma i due piani sono paralleli quanto perpendicolari e la figlia del Cavaliere continua comunque a sostenere e difendere una linea che deve per forza guardare a modelli vincenti. Ma andiamo con ordine.
Il 2014 di Barbara Berlusconi si apre nel segno di un assetto definito nell’ultimo Cda pre-natalizio in Casa Milan. Per lei sarà un anno di prime verifiche e per questo motivo il lavoro sarà incentrato sulla definizione di partnership vincenti che possano portare nuova linfa nelle casse rossonere. Si guarda all’Asia, in particolare alla Cina, dove il brand Milan può spopolare in maniera decisa. Ma lo sguardo è rivolto anche in casa propria, nel tentativo di “coccolare” il tifoso-cliente come una verà società che sviluppa entertainment. Da qui l’apertura del museo in quella Casa Milan di via Aldo Rossi, tanto voluta e realizzata da Barbara (e solo Barbara). Per poi pensare a nuovi servizi, fino ad uno stadio di proprietà negli anni futuri.
La nuova sede, tra l’altro, è già così un esempio di efficienza, modernità e razionalizzazione logistica degli spazi e delle risorse umane che vi lavorano. Perchè via Turati era “satura”, benchè legata ad una storia gloriosa. Fabio Novembre, archistar fotografato nel derby proprio da Lady B. e Adriano Galliani, ha concepito uno spazio per il tifoso, oltre che per gli addetti ai lavori. E in primavera quella che oggi sembra una cattedrale tra i cantieri della Milano che sta cambiando diventerà già un punto d’aggregazione per rossoneri (e non solo).
Resta sullo sfondo l’idea del cambio di passo auspicato sul piano sportivo nell’ormai celebre comunicato diffuso dall’Ansa che ha aperto la strada a dissidi e pranzi della pace nella residenza di Arcore. Barbara auspica ovviamente un Milan vincente, in linea con l’era Berlusconi. Tiene molto all’idea di creare una rete di osservatori e talent-scout radicata in Italia e in Europa perchè convinta che si possa cominciare a “spendere meglio” partendo dai giovani. Ma la sua mansione oggi resta prettamente commerciale. Consapevole che si possa vincere questa partita senza per forza vincere trofei. L’Arsenal in questo senso insegna qualcosa. In quel caso un solo amministratore delegato avrà raggiunto gli obiettivi. Ma per il 2014, come per gli anni a venire, i sostenitori rossoneri continueranno a fare il tifo per entrambi gli ad. Fin quando si lavorerà in tandem…