Tanti dubbi, qualche piccola certezza: ripartiamo da Mario?

Serate come quella di ieri sera ti portano a riflettere, ma a riflettere sul serio. Ti portano a capire quale sia l’essenza vera del calcio, quanto siano importanti il cuore, la voglia di non mollare, il crederci. Sempre e comunque, anche quando sei meno forte, anche quando tutto ti porterebbe ad arrenderti. Ci ha fatto capire, però, che in questo Milan così fragile, pieno di paure, difetti e presunzione qualcosa di buono da salvare c’è ancora. Nonostante tutto e nonostante tutti.

Mario Balotelli rientra sicuramente in quest’ultimo gruppo. Autore ieri sera di una rete semplice, nata da un’invenzione dell’ancora positivissimo Cristante, il numero 45 rossonero questa volta ha saputo lasciare negli occhi dei tifosi un’impressione tutto sommato positiva. Nonostante la rete fosse semplice, nonostante la partita, ad un certo punto, avesse assunto i contorni di un film horror.

Deve ripartire anche e soprattutto da elementi come lui, questo Milan ferito e in fase di ricostruzione. Da lui, che tanto discontinuo è stato, ma che più di qualsiasi altro compagno dà l’impressione di poter sempre essere decisivo. Con una giocata, con un’azione personale (davvero tantissime quelle tentate ieri sera, soprattutto nel finale), con uno spunto dei suoi.

Questo Diavolo, insomma, non può davvero più permettersi di far a meno di Mario: ma non di un Mario qualsiasi, svogliato e quasi rassegnato come troppo spesso ultimamente ci era capitato di vederlo. Ci serve il Mario concreto, affamato delle migliori occasioni. Ci serve il Mario degli Europei, ci serve il Mario che l’hanno scorso ci ha portati in Champions. Quello di ieri sera, forse, ne è ancora una copia sbiadita, ma di certo siamo sulla buona strada.

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