Coach Biffi si racconta, di mestiere fa l’allenatore ma anche un po’ un secondo padre per quei ragazzi che per la prima volta indossano il rossonero. I Pulcini 2005 sono piccoli, ma combattivi. Nel suo blog dove racconta emozioni e partite, Biffi scrive: “Si parte giovedì e poi una lunga tirata fino a metà giugno, sei mesi da fare tutti di un fiato, da vivere e sudare giorno per giorno, dagli allenamenti alle amichevoli per poi finire ai tornei”.
“Già i tornei, – spiega – non è un mistero al Settore Giovanile che per me i tornei siano il vero banco di prova. Anzi per essere più chiaro lo sono i tornei all’estero, la filosofia oltre confine è del tutto differente dalla nostra, ho sempre sostenuto che in Italia per mentalità si gioca per vincere, all’estero si gioca per dimostrare di essere i più forti (solo ed esclusivamente attraverso il gioco). Partecipiamo con grande soddisfazione ogni stagione all’International OMV organizzato dal Rapid Vienna nella fantastica cornice del Gerhard Hanappi Stadion, partite da 12 minuti, 7×7, dalle 10.00 alle 18.00 una lunga strada fatta di gare ininterrotte che passano da 2 turni di qualificazione atte a scaldare i motori e prendere confidenza con l’ambiente, per poi tuffarsi nelle eliminatorie dirette…ottavi, quarti, semifinali e finale. L’atmosfera di un’esperienza all’estero come questa non ha eguali in Italia, avversari come Bayern Monaco, Borussia Dortmund, Totthenam, Dinamo Bucarest, Barcellona, Dinamo Zagabria, Genk, Hertha Berlino, Basilea, Bayer Leverkusen, Rapid Vienna, Red Bull Salisburgo e tantissime altre, fanno respirare un’aria particolare ai nostri bimbi e sulle loro facce, all’ingresso del tunnel che porta allo stadio è naturale vedere quel misto di stupore e apprensione…che si tramuta poi in determinazione e coraggio una volta messo piede in campo”.
Ed ecco un po’ di storia: “Con i pulcini 2000 alla prima edizione arrivammo in finale contro l’Hertha Berlino, passati in vantaggio, nel giro di 3 minuti finimmo sotto 3-1, inutile il 3-2 finale, tornammo in Italia con un secondo posto. Andò davvero storta con i 2001, eliminati agli shootout (rigori in movimento) contro lo Slavia Praga, una gara che ci aveva visto vincere 1-0 fino a pochi minuti dalla fine…arrivamo settimi, vinse poi il Rapid Vienna che in qualificazione avevamo strapazzato. Con i 2002 freschi vincitori di un gran bel torneo in Belgio, arrivammo in finale, ancora una volta l’avversario fu l’Herta Berlino, grande partita, ad un minuto dalla fine eravamo in vantaggio 1-0, allo scadere gli avversari pareggiarono e poi ci sconfissero ai shootout. Ancora secondi. Con i 2003 nessuna recriminazione, in semifinale fummo sconfitti dalla Dinamo Zagabria (che poi vinse il torneo), gran bella squadra e bella partita, noi prendemmo un bel palo, loro un gran goal dalla distanza, questo è il calcio, finimmo terzi. Arriviamo alla passata edizione, non so perchè ma tutti ci davano per favoriti, forse le voci sui nostri 2004 erano arrivate sino in Austria, forse perchè il Milan è sempre dato per per vincente…la realtà fu che per tutto il torneo i piccoli 2004 macinarono gioco su gioco, emozione su emozione, eliminando praticamente tutti arrivammo alla finale, non subendo neppure una rete. In finale per la prima volta incontrammo un’italiana (nelle passate edizioni nessuna squadra italiana era mai stata invitata). L’avversario designato fu la Juventus, gran bella squadra la loro 2004, fatto insolito fu che tra amichevoli e tornei in quell’anno c’eravamo incotrati ben 11 volte, vincendo tutte le 11 volte, in alcuni casi le sfide finirono in goleada come a Vicenza, in altre di misura come a Mantova. La tensione era palpabile nell’aria e nella mente pensavo che per la legge dei grandi numeri dovevamo pur perdere almeno una volta…magari di sfortuna, magari perché 12 minuti son davvero pochi…beh la faccio breve, i giovani rossoneri quell’anno avevano una gran fame e una gran classe, vincemmo 3-0 e per la prima volta portammo a casa la coppa più bella, la più desiderata. La scorsa stagione vincemmo tutti i tornei, in Italia e all’estero”.
“Non ho raccontato il torneo più importante o il più difficile di quella stagione (quello fu in Olanda, vincendo in finale 2-0 con il Borussia Dortmund), ma vi ho raccontato il torneo che per eccellenza ogni bimbo del Milan u9 vuole giocare, sarà per lo stadio, per l’atmosfera, per il passa parola (perchè ancora oggi i più grandi chiedono ai piccoli: “Andate a Vienna quest’anno?” o chissà che altro, rimane il più affascinante e pieno di emozioni”.
Poi, rivolgendosi ai suoi: “Miei giovani 2005 ora quest’avventura spetta viverla a voi e insieme faremo vedere quanto i nostri piedini siano così capaci di stupire tutti”.