Rivoluzione sarà, probabilmente con Galliani in sella ma senza il fido Ariedo Braida. Sarà lui, cercato i mesi scorsi dalla Samp, il pezzo storico che il Milan perderà a fine stagione. Nella cena di Arcore l’ad ha accettato di ringiovanire il suo staff sportivo, criticato nemmeno troppo velatamente da Barbara. Così, secondo quanto riporta la Gazzetta dello Sport, dovrà a malincuore rinunciare a quella figura che per 28 anni è stata la sua ombra.
Braida compirà 68 anni il prossimo aprile e nella sua carriera, su tutti, può vantare la scoperta di Thiago Silva, Van Basten, Sheva e Kakà. Da due anni il suo ruolo era meno sul campo, ma aveva sempre conservato l’incarico di direttore sportivo che adesso aspetterà ad altri.
In queste settimana è circolato con insistenza il nome di Daniele Pradè, attuale ds della Fiorentina, in scadenza con il club dei Della Valle. Il candidato numero uno, che piace sia a Lady B che a Galliani, è però Sean Sogliano del Verona. Talent-scout giramondo, 42 anni e una predilezione per il calcio sudamericano (vedi la scoperta di Iturbe). Da giugno il nuovo volto potrebbe essere il suo.