Oggi è coordinatore tecnico della giovanili azzurre, ma per i rossoneri resta un mito. Arrigo Sacchi, intervistato dal quotidiano romano Il Messaggero ha analizzato la gara di lunedì che vedrà di fronte Milan e Roma a San Siro: “Il Milan on è partito bene, ma ha tante giustificazioni, a cominciare dai molti infortuni. E, cosa insolita, anche qualche incomprensione in società. Poi la Champions toglie diversi punti. La Roma ha pure il vantaggio di poter organizzare tutta la settimana. Alla fine ognuno ha in classifica la posizione che merita”.
Sulla qualificazione in Champions raggiunta in extremis: “E’ una situzione che si crea perché dovuto dalla mentalità, che non si compra allo spaccio. Determinazione, conoscenze e storia vengono fuori. Se è lì, vuol dire che è più forte delle altre. Al Napoli serviva un miracolo contro due formazioni che giocano un calcio totale da anni. L’eliminazione della Juve è stata una mazzata fuori della norma. Vuol dire che stiamo andando verso l’anonimato. Ha rischiato anche il Milan, ma in 10, ha dato il massimo e ha sofferto. Quando ci si aiuta, fai risultato. Allegri ci sa fare, lo dimostra da tempo. Il Milan è in crescita. Magari è tardi per lo scudetto e per la zona Champions: è dura recuperare tutti quei punti“.
Galliani o Barbara Berlusconi?: “Tutti e due. Come ha detto il presidente Berlusconi possono stare insieme e dividersi i compiti. Adriano è tra i migliori dirigenti al mondo. È competente e fedele, dà assolute garanzie. Capisco, comunque, Barbara: rappresenta la proprietà e vuole dire la sua”.
Su Balotelli infine: “E’ un talento straordinario. Ma sulle spalle, prima della squadra, deve prendersi se stesso“.
This post was last modified on 15 Dicembre 2013 - 19:03