Manca solo l’ufficialità, ma ormai si può dire con certezza che Christian Abbiati prolungherà a breve il suo contratto con il Milan, portandolo a scadenza 2015, quando quello attuale scade tra sei mesi. Il gigante di Abbiategrasso, dunque, potrà vivere la sua quattordicesima stagione a Milanello, magari andando alla ricerca di altre vittorie, dopo le tante conquistate nell’era targata Carlo Ancelotti. Possiamo individuare due motivi che hanno convinto il club di Via Aldo Rossi a prolungare il suo connubio sportivo con “il Cacciatore del Sole” e proporgli un rinnovo che solo qualche settimana fa sembrava mera utopia.
Motivo numero uno: Gabriel non è ancora pronto. Il portiere brasiliano, già autore di sette partite in questa stagione, non è stato in grado di fornire alla società le giuste garanzie per il futuro, ecco perchè dalle parti di Milanello non se la sentono ancora di dare vita al “cambio generazionale” e per questo la presenza di Abbiati resta di primaria importanza per la crescita dell’ex Cruzerio, che nel frattempo a gennaio potrebbe andare in prestito per accumulare esperienza altrove, per tornare, poi alla casa madre e giocarsi il posto con l’attuale numero trentadue rossonero.
Motivo numero due: la società ha molto apprezzato l’umiltà e la “saggezza” di Abbiati. L’estremo difensore, infatti, qualche giorno fa, parlando ai giornalisti, ha detto: “Se il Milan dice basta, dico basta anch’io. E comunque non è detto che debba per forza fare il titolare“, mostrando un forte attaccamento ai colori rossoneri e soprattutto palesando la disponibilità a mettersi ancora in discussione a trantasette anni e giocarsi alla pari il posto da titolare con gli altri portieri della rosa, senza voler in alcun modo “campare di rendita” per quanto dato in questi tredici anni alla causa rossonera.
In tempi dove le bandiere nel calcio non esistono quasi più, le parole del gigante lombardo hanno suscitato orgoglio ed ammirazione negli uffici della società rossonera, che presto “premierà” Abbiati col rinnovo annuale del contratto, in modo tale che la sua esperienza “da senatore” e il suo amore per i colori del Diavolo possano essere ancora al servizio della squadra, permettendogli anche di fare da chioccia ai più giovani compagni di reparto (che sia Gabriel o qualcun altro) in vista del cambio della guardia, ora rimandato al giugno 2015.