In attesa del big match di domani sera a San Siro contro la Roma, la settimana rossonera fa registrare il segno più, se non altro per l’importantissima qualificazione agli ottavi di finale della Champions League, unica italiana tra le tre. Certo, era quasi doveroso il passaggio del turno, visto il girone, fino a spingerci ad affermare che non qualificarsi avrebbe rappresentato il fallimento definitivo di questa compagine. Tuttavia, è andata bene, il Milan ha mostrato ancora una volta la sua vocazione internazionale e ha sfoderato, come mai prima quest’anno, una grinta e un cuore enormi. Vista la situazione attuali sono più che sufficienti. Portarsi a casa il passaggio del turno vale morale, introiti economici e un posto, ancora più che mai, tra le prime sedici d’Europa. Questo vale più di ogni altra considerazione. IN RIALZO.
Gran protagonista della prova contro l’Ajax è stato, come a Livorno, Mario Balotelli. Il numero 45 sembra finalmente aver ripreso a giocare come sa, sostituendo Kakà nel ruolo di trascinatore quando il Brasiliano non è in forma. Se quella contro i Lancieri non è stata una prestazione superba dal punto di vista tecnico, Mario ha disputato una partita di caratura enorme per quanto riguarda la grinta, la corsa e l’abnegazione. Raramente, forse mai, lo abbiamo visto venir a recuperare palla in difesa, sostenendo contemporaneamente tutto il peso dell’attacco sulle proprie spalle, specie nella ripresa. Una prova di sacrificio incoraggiante. Adesso Balo deve solo capire che questa è la via maestra da seguire per la consacrazione definitiva. IN RIALZO.
Il match di Champions, però, ha anche lasciato in dote due notizie negative in casa rossonera, che riguardano, per motivi totalmente diversi, Montolivo ed El Shaarawy. Il numero 18 ha avuto un atteggiamento ben lontano da quello che dovrebbe mantenere un capitano, specie se di una squadra blasonata come il Milan. Non può commettere un’ingenuità così incredibile a soli 20 minuti dall’inizio del match più importante della stagione, lasciando la squadra in 10 e rischiando di compromettere tutto. È già il secondo rosso in un mese, segno che Montolivo forse non riesce a reggere il peso di quello fascia. È chiamato a smentirci già da domani sera. Problematiche totalmente diverse, invece, per il Faraone. L’ennesimo infortunio patito contro l’Ajax ha già fatto paragonare l’italo-egiziano a Pato. Se è vero che i suoi stop ormai sono diventati un caso, altrettanto vero è che è troppo semplicistico paragonarlo al Brasiliano, se non altro perché quelli di Stephan sono dei problemi puramente traumatici, mentre quelli del Papero erano di natura muscolare, il che è ben diverso. Certamente non si può negare la serietà della situazione, che adesso è divenuta preoccupante e spinge parti della società verso la volontà di cederlo. Il che sarebbe, dal nostro punto di vista, profondamente sbagliato. IN RIBASSO.
A proposito di società, non si può che accogliere con serenità la doppia visita a Milanello del presidente Berlusconi, prima del match contro l’Ajax e oggi pomeriggio, alla vigilia della sfida interna contro la Roma. Abbiamo parlato spesso, e crediamo a ragione, di un presidente troppo lontano dalla squadra, evidenziando l’importanza della sua presenza e il suo valore di carica energetica per la formazione. Teoria puntualmente confermata anche nel match di Champions. Ogni volta che l’ex premier fa visita alla squadra, i risultati sembrano positivi, la grinta raddoppiata. Ci auguriamo, allora, che queste “capatine” diventino un abitudine. Il Milan adesso ha bisogno di tutti, più che mai del suo presidente. IN RIALZO.