Primavera, chiusura in bellezza: miglior difesa e… torna Vergara

9 come il numero della maglia di Mister Inzaghi al Milan. Questi sono i gol subiti dalla Primavera rossonera da inizio campionato e che la rendono la squadra con la miglior difesa a parimerito coi cugini interisti. Prima che inizi il girone di ritorno c’è tuttavia ancora il derby da recuperare e per i rossoneri anche una difficilissima sfida con l’Atalanta capolista, ancora imbattuta. Chiudere il 2013 con una vittoria è stato comunque fondamentale come ha ricordato il mister al termine dell’incontro di ieri: “Sapevamo le insidie dell’Udinese, ha due attaccanti che in questa categoria fanno la differenza. Non è facile andare sotto e poi recuperare la partita. Oggi era fondamentale chiudere vincendo. Dispiace aver subito il primo gol in casa. Chiudiamo in Campionato in una buona posizione di classifica. Oggi sono contento”.

A contribuire al buon umore di Inzaghi, oltre al quarto posto e gli appena 9 gol subiti in 11 partite, è anche l’ampia scelta che la rosa rossonera gli mette a disposizione. Per il muro difensivo l’allenatore della primavera può contare su giocatori come De Santis, Iotti, Pinato, Pacifico, Rondanini, Simic e Tamas oltre a Calabria impiegato molto bene nel ruolo di terzino “e se è anche il terzino della nazionale un motivo ci sarà” aveva elogiato Inzaghi al  suo rientro nella partita di coppa Italia col Brescia. Nel reparto arretrato del Milan, da ieri, si è aggiunto un altro giocatore e una nuova scelta per il mister: Jherson Vergara. Il difensore centrale colombiano, acquistato dai rossoneri durante l’estate, è una delle scommesse per la squadra del futuro, ma ha bisogno di tempo come sottolineato da Allegri a metà settembre: “Vergara è ancora indietro, è un ragazzo che viene da un campionato di serie B colombiana, ha bisogno di imparare il calcio italiano e soprattutto la lingua, bisogna avere pazienza“. Meglio quindi dargli spazio per crescere e non bruciare le tappe, mettendolo a suo agio con giocatori di pari età e con meno pressione. Dopo il suo arrivo infatti, il giocatore classe 1994, è stato impiegato solo durante l’AudiCup, dove ha avuto modo di conoscere i compagni Iotti e Pacifico, e nell’amichevole col Chiasso. Dopo è uscito dai radar e dagli schemi di Allegri e si paventava già una sua partenza a gennaio in prestito al Bari.

Ieri invece Vergara ha giocato un buon primo tempo contro l’Udinese, mentre nel secondo, soprattutto dopo l’espulsione di Pedone, Stefano Nava lo ha richiamato più volte dandogli indicazioni precise su dove posizionarsi in campo per avere una maggior copertura. I segnali per una maturazione ci sono, se sia pronto per il rientro in prima squadra è presto per dirlo, soprattutto in un momento delicato come questo dove i rossoneri devono recuperare molti punti. La maglia numero 33 scelta ad inizio anno lo attende, nel frattempo Vergara può contare su tutto l’aiuto che un club come il Milan può dargli per diventare competitivo.

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