Primavera, tra successi e sconfitte sarà un bell’anno da ricordare

L’anno che sta per concludersi porta inevitabilmente ha tracciare bilanci e resoconti di 365 giorni vissuti sempre nel rettangolo di gioco. Discorso che vale per la Prima ma anche per la squadra Primavera del Milan che in questo anno è cresciuta, ha imparato quasi a volare sulle ali di successi inattesi ma è anche caduta rovinosamente a terra. Il cambio più importante è avvenuto in panchina: si è passati dalla sapiente guida di Aldo Dolcetti alla giovane sfrontatezza di chi sa che la Primavera sarà solo una tappa di un lungo cammino appena intrapreso: Filippo Inzaghi. Il mister ha attirato sulla giovane formazione rossonera molte attenzioni, che non sempre hanno fatto il bene della squadra. Ma le parole di Dolcetti, ora coordinatore di tutte le formazioni giovanili, sono una benedizione: “Inzaghi ha il ruolo di allentore del dna”.

Il primo importante piazzamento della Primavera rossonera nei sei mesi di gestione Dolcetti è stato il secondo posto al torneo di Viareggio. Da sempre, la competizione per eccellenza delle formazioni Primavera è una torneo molto lungo e con moltissime squadre, anche estere, le quali giungono in Toscana col solo obiettivo di tornare a casa con la coppa. Il Milan è arrivato fino alla finale dove è inciampata nell’ostacolo Anderlecht: troppo superiori i belgi per la formazione rossonera. L’anno è stato poi concluso con un ottimo secondo posto in campionato alle spalle dell’Atalanta e con una semifinale Scudetto persa proprio contro i bergamaschi: in finale, poi, la Lazio si è laureata campione Primavera. Ma il bilancio della gestione Dolcetti non può che essere positivo.

La seconda parte dell’anno è iniziata a fine luglio, quando mister Inzaghi ha portato tutta la squadra in ritiro e da lì  ha iniziato a conoscere i suoi ragazzi. La classifica dopo 12 giornate (il campionato Primavera è stato a lungo fermo per l’Europeo di categoria) dice che il Milan è quarto, all’inseguimento dell’Atalanta capolista che ha sette punti e una partita in più. In mezzo, Chievo Verona e Inter con rispettivamente tre e due punti in più, ma i veneti hanno anch’essi una partita in più. Fantastico, invece, il cammino europeo della squadra nella Youth League: le vittorie di Barcellona e Amsterdam contro l’Ajax rimarranno nella storia, la batosta casalinga contro gli spagnoli anche. Ma la Primavera ha ottenuto il pass per gli ottavi e adesso sotto il Chelsea: ci vorrà l’ennesima impresa.

Un secondo posto al Viareggio, una semifinale Scudetto, un quarto posto in campionato e un ottavo di finale di Youth League conquistato: è questo il resoconto, in ottica risultati, della formazione Primavera rossonera in 365 giorni di lavoro e sacrificio. Nell’ottica societaria, invece, la vittoria è già arrivata: finalmente, dopo anni, il Milan è tornato a puntare forte sul settore giovanile. E i risultati si vedono.

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