L’anno che sta per arrivare sarà quello del Mondiale, appuntamento chiave per Cesare Prandelli e forse l’ultimo della sua carriera azzurra. Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, il ct, che era stato accostato al Milan ma non solo, nicchia: “A marzo incontrerò il presidente Abete e parleremo di quel che sarà. Ho detto che quattro anni, per un c.t., sono il tempo giusto e lo confermo, ma di deciso non c’è nulla. E per il momento non ho ricevute telefonate per contatti o proposte”.
Per quanto riguarda Balotelli, suo pupillo da sempre, e Rossi: “Rossi si integra molto bene con chiunque, sa dialogare coi compagni. Balotelli le migliori partite le ha giocate con una seconda punta a fianco, l’esperimento col doppio centravanti non ha funzionato. Balotelli dovrà essere più forte di ogni provocazione, i grandi giocatori si vedono ai Mondiali. Mario avrà la preziosa occasione di mostrarsi per quello che è, un campione“.
Parole al miele anche per un altro rossonero, De Sciglio: “Sotto osservazione ci sono cinque-sei giovani, dei quali siamo molto contenti, ma è impensabile che cinque-sei giovani siano titolari in un Mondiale. De Sciglio è uno dei ragazzi più interessanti. Ha fatto molto bene con noi e nel Milan“.
Sul pallone d’oro poi ammette di aver votato per un ex rossonero: “Primo Pirlo, secondo Cristiano Ronaldo, terzo Messi. Pirlo ha la capacità di saper leggere ogni situazione nel modo migliore, è un concentrato di personalità e tecnica”.
This post was last modified on 28 Dicembre 2013 - 10:47