Il Milan contro la Roma esce da San Siro con un pareggio che serve a poco per la classifica ma che può andare bene visto l’avversario che aveva di fronte. Un Milan a due facce, lento e impacciato nel primo tempo in cui Allegri ha sorpreso un po’ tutti schierando un centrocampo a 4 con Munatri e Poli sugli esterni e con Kakà e Balotelli troppo soli in avanti, e una ripresa invece veloce e aggressiva in cui i rossoneri hanno trovato il pareggio e sfiorato anche il gol vittoria. Nel secondo tempo, dopo il vantaggio della Roma su rigore il mister rossonero ha cambiato faccia alla squadra, ha inserito una punta, Matri e ha tolto un centrocampista, Matri. Il cambio ha generato qualche mugugno dagli spalti perché in molti speravano di vedere uscire dal campo Muntari, fino a quel momento autore di una prova insufficiente. Il ghanese è stato impreciso e confusionario, come spesso gli capita, ma Allegri ha voluto dargli comunque fiducia e lui alla fine l’ha ripagata inserendosi e segnando il gol del 2-2.
Non abbiamo la controprova che con Poli il Milan non avrebbe pareggiato lo stesso ma è un dato di fatto che Muntari è il centrocampista che più si inserisce negli spazi, quello che più aiuta i compagni in avanti e quello che segna di più, anche rispetto a giocatori di maggior qualità come Montolivo e lo stesso Poli. Questo è il motivo principale per cui Allegri non vuole quasi mai rinunciare a lui, in una squadra che fatica a segnare come il Milan, togliere questa freccia dall’arco sarebbe contro produttivo. E visto il risultato di ieri sera abbiamo capito ancora una volta perché sul tabellone luminoso delle sostituzioni il numero 4 non c’è mai.