La marcia di avvicinamento al derby della Madonnina numero 211 (limitandoci alle gare ufficiali, ndr) è iniziata in casa Milan intorno alle ventitre di lunedì, dopo il pirotecnico pareggio contro la Roma, che ha permesso ai rossoneri di rosicchiare un punticino ai cugini, usciti sconfitti ventiquattro ore prima dal San Paolo di Napoli per mano degli azzurri allenati da Rafa Benitez. Una cosa è certa: le due squadre meneghine si presentano all’appuntamento di domenica in condizione tutt’altro che desiderabili, contando che i nerazzurri hanno perso lo smalto (ed i risultati) della prima parte di stagione ed i rossoneri non sono ancora stati capaci di abbandonare il “limbo” costituito dalla parte centrale della classifica, accumulando distacchi siderali dalle prime tre.
Di certo non è siderale quello che separa gli uomini di Mazzarri da quelli di Allegri, considerando che attualmente la graduatoria dice Milan a quota diciannove ed Inter a ventotto; ecco, dunque, che in caso di vittoria, Balotelli e compagni si porterebbero a sole sei lunghezze dai concittadini, potendo puntare con decisione a raggiungerli nel minor tempo possibile. Certo, la bisogna bisogna ancora vincerla, ma la possibilità di mettersi “negli specchietti” di Zanetti e soci potrebbe essere un buon propulsore per spingere i Diavoli a dare più del massimo in campo ed uscire dal Meazza col bottino pieno, per tentare una clamorosa risalita.
Dicevamo della settimana che precede il derby di domenica, settimana che si sta rivelando più vivace del solito, con gli allenatori che dovranno fare a meno per squalifica di due pedine fondamentali (Montolivo ed Alvarez) e cercano dunque soluzioni alternative, tenendo in debito conto i problemi numerici che attanagliano sia Allegri, che quasi sicuramente lancerà Matri dal primo minuto, che Mazzarri, indeciso tra Kovacic e Pereira per sopperire all’assenza dell’argentino.
Clima derby, “intaccato”, inoltre, dalla decisione del giudice sportivo che ha deciso di chiudere la Curva Nord a causa dei beceri cori razzisti pronunciati dagli ultras nerazzurri al San Paolo; pare, ma non è confermato, che anche i “colleghi” della Sud vogliamo disertare lo stadio, per solidarietà nei loro confronti, finendo per far disputare la gara in un clima surreale ed inadatto alla stracittadina più importante d’Italia. Non c’è che dire: ci aspettano quattro giorni di trepidante e rovente attesa. L’obiettivo? Semplicissimo: trascorrere il Natale a – 6…
This post was last modified on 18 Dicembre 2013 - 17:39