L’arrivo di Honda dà il via alla rivoluzione offensiva: albero di Natale sì, ma occhio alle cessioni

Barbara Berlusconi ha deciso: Keisuke Honda verrà presentato alla stampa ed ai tifosi il prossimo otto o nove gennaio nella nuova sede rossonera di “Casa Milan” in Via Aldo Rossi, sede che ha sostituito la storica Turati 3. Il giapponese è , per il momento, il giocatore più atteso dai tifosi rossoneri, che, a dir poco delusi dall’andamento della squadra in questa prima parte di stagione, sperano che l’ormai ex CSKA giunga a Milano come “salvatore della patria”, riuscendo a far risollevare, insieme all’altro neo acquisto Rami, le sorti di un Milan lontano anni luce dai vertici della classifica, magari in attesa di un altro colpo da novanta (Nainggolan del Cagliari).

Il nativo di Settsu andrà ad aggiungersi al già fornito reparto offensivo di mister Massimiliano Allegri, sperando che il tecnico livornese sia in grado di sfruttare al meglio le sue qualità tecniche, che latitano paurosamente nella rosa a sua disposizione. Honda è il classico “numero dieci” (non a caso proprio il numero scelto dal giapponese, ndr) e quindi la sua posizione è dietro le punte, in pratica un ruolo identico a quello di Kakà. Ecco, perchè, pare obbligato per l’ex tecnico del Cagliari passare definitivamente all’albero di Natale, con la coppia nippo-brasiliana dietro il centravanti, sia esso Mario Balotelli o il rientrante, ed attesissimo, Giampaolo Pazzini. Non dimentichiamoci che Honda può giocare solo in campionato, avendo disputato la fase a gironi della Champions con il CSKA, dunque nella sfida contro l’Atletico Madrid si potrebbe optare per il modulo con un unico trequartista e due punte, magari con un jolly come El Shaarawy.

Già proprio il Faraone, un fantasma sinora, ma allo stesso tempo un elemento troppo importante per privarsene. Una volta messi da parte i problemi fisici, l’italo-egiziano dovrà adattarsi a quello che sarò il nuovo sistema di gioco del Milan, magari imparando a giostrare intorno alla prima punta, che potrebbe aprigli spazi interessanti in cui inserirsi, abbandonando la fascia, dove è troppo lontano dalla porta ed i difensori hanno imparato a contenerlo. Con Honda che, si presume, troverà parecchio spazio in campionato, il numero di attaccanti in casa rossonera è decisamente elevato: partito già Niang in direzione Montpellier, almeno due tra Robinho, Birsa, Saponara e Matri potrebbero fare altrettanto. Insomma, la rivoluzione d’attacco è partita, pochi giorni e gli scenari ci saranno decisamente più nitidi.

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