Andrea Poli “a scuola” da Gennaro Gattuso. Ieri sera, il centrocampista rossonero, alla sua prima stagione al Milan, è stato ospite nel ristorante di Ringhio: i due hanno chiacchierato molto, e chissà che Gattuso non gli abbia svelato qualche segreto del mestiere, oltre a fargli mille in bocca al lupo. L’ex numero 8 del Milan ha commentato questo incontro ai microfoni della Gazzetta dello Sport: “Andrea mi piace perché non è solo un incontrista com’ero io, ha piedi buoni, sa inserirsi. E poi ci mette cuore e anima. Vedere giocatori bravi e umili oggi è sempre più difficile. Leader si nasce, ti ci fanno diventare i compagni. La leadership uno ce l’ha dentro, io per 13 anni mi sono sentito il capo ultrà, il capitano e l’amministratore delegato del Milan. Andrea è un trascinatore col suo modo di fare in campo, si è visto anche l’altra sera contro l’Ajax, quando si è girato verso i tifosi urlando ‘Vai’“.
Queste invece, le parole di Poli, riportate sempre dalla rosea: “Ho sentito molto parlare di Rino in questi mesi, i miei compagni lo nominano spesso. L’ho sempre stimato perché ha fatto parte di quel Milan che mi ha fatto sognare. Per questo ci tenevo tanto a incontrarlo, per farmi raccontare i segreti di uno spogliatoio formidabile. Mi piace prendermi delle responsabilità, spero di indossare questa maglia per tanti anni e ho l’ambizione di ritagliarmi un ruolo importante. So di essere arrivato in un momento di transizione, nessuno di noi sarebbe stato titolare nel grande Milan, però possiamo aprire un buon ciclo. A Milanello si respira un’aria magica, ho una gran voglia di vincere e affermarmi qui”.
Non è mancato, da parte di entrambi, un commento sulla stagione del Milan. L’opinione di Gattuso: “Dopo la rimonta strepitosa di un anno fa qualcuno è partito con il freno a mano tirato, magari pensando “tanto ce la facciamo…”. Quest’anno sarà più dura, però se si gioca con la voglia di mercoledì qualcosa si può fare. Bisogna essere meno belli ma più squadra“.
Gli fa eco Poli: “Se avessimo giocato con il Livorno come contro l’Ajax il risultato sarebbe stato diverso. Ci sono tante partite che avremmo potuto vincere, non ci siamo riusciti perché abbiamo avuto l’approccio sbagliato. In campionato non abbiamo ottenuto i risultati che volevamo, in Champions invece siamo passati meritamente nonostante un girone difficile. Però noi siamo sempre gli stessi… I punti di distacco dalle prime sono tanti,io però ci voglio credere”.