La Questura blocca la coreografia della Sud, il Barone: “E’ successo l’incredibile, vicini all’Inter e quindi inseguiti”. La Nord risponde così…

UPDATE/2 (14.55) – Fonti vicine alla curva dell’Inter confermano che la Curva Nord non esporrà alcuna coreografia: sarà un derby senza colori. Molte delle persone radunate per preparare lo spettacolo sono già tornate a casa. Inoltre, si prevede, molto probabilmente, un corteo di protesta contro le decisioni istituzionali proprio prima della partita.

UPDATE (14.35) – In merito alla decisione della Questura di Milano che ha negato alla Curva Sud del Milan di introdurre e quindi produrre la coreografia rossonera in vista del derby di questa sera a San Siro, a Telelombardia è intervenuto Giancarlo Capelli, uno dei capi storici della Sud: “Quando abbiamo saputo che la Curva dell’Inter sarebbe stata chiusa per il derby, ci siamo ritrovati e abbiamo chiesto ai membri della Curva Sud come volevano comportarsi: se qualcuno voleva star fuori per solidarietà a noi andava bene. Poi per fortuna l’hanno riaperta. La coreografia per il derby è stata approvata, come sempre, sia dal Milan che dalla Questura. E’ successo che ieri sera, alla nostra festa di Natale, dove c’erano anche delle famiglie con dei bambini, si sono presentati Polizia, Carabinieri e Vigili e per ore hanno perquisito il locale, senza trovare nulla. Qualche bambino si è messo a piangere. Questa mattina la Sud si è normalmente presentata a San Siro per introdurre il materiale della coreografia, ma la Digos ha chiesto di far vedere interamente ogni tipo di striscione: visto il tempo sarebbe stato fatto un grave danno nei nostri confronti perché lo spettacolo si rovinava, non l’abbiamo fatto e i ragazzi sono tornati a casa. Non è entrato nulla. Io non so cosa ci fosse scritto, mi piace vederlo direttamente dentro allo stadio. Non c’era niente di sbagliato, se no il Milan non l’avrebbe mai approvata. Perché non è successo alla Curva Nord? Visto che fino a pochi giorni fa non potevano nemmeno entrare, magari si sono fidati, e a noi che ci siamo definiti vicini a loro ci hanno voluto tenere d’occhio. Molti mi hanno chiamato per chiedere se era il caso di andare o meno allo stadio, visto la squalifica della Nord, ma la posizione della Sud era chiara: nessuna costrizione per gli altri, ma noi saremmo rimasti fuori. Cori di discriminazione territoriale? Non so cosa faremo, non abbiamo ancora deciso nulla: alle 17 ci troviamo e vedremo il dà farsi”.

 

13.00 – Curve aperte sì, ma senza coreografie. Nel derby di stasera non ci sarà lo spettacolo colorato né dei tifosi del Milan né di quelli dell’Inter, questo perché stamane gli agente della Digos della Questura di Milano hanno vietato alla Curva Sud rossonera di introdurre alcuni materiali necessari per allestire la coreografia.

Lo scrive Gazzetta.it che racconta quanto successo: ai sostenitori del secondo annello blu del “Meazza” non è stato approvato l’ingresso di uno striscione con la scritta “Curva Sud Milano”, regolarmente dichiarato nei giorni scorsi dagli stessi ultras. A quel punto la Questura ha chiesto di srotolare lo striscione nel piazzale di San Siro che, visto la pioggia, si sarebbe irrimediabilmente rovinato: la Sud ha così rinunciato, ritrovandosi a mani vuote.

Immediata la solidarietà della Curva Nord dell’Inter, che per rispetto ha annunciato di non fare nessuno show. Ennesimo caso di un tira e molla infinito e ormai stancante, così si creano casi e precedenti pericolosi e soprattutto la gente comincia a perdere la pazienza e a fare ironia sui buchi di questa giustizia. Sopra la Statale 36 in zona Lissone, non a caso, è comparsa una scritta eloquente: “Noi non siamo napoletani. Adesso chiudete la Valassina“.

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