Ancora polemiche sui Mondiali brasiliani della prossima estate.
A sei mesi dal calcio d’inizio, metà delle opere pubbliche previste la Coppa del Mondo è in ritardo sui tempi previsti, se non accantonata definitivamente. Secondo i dati del Comitato organizzatore, pubblicati dalla stampa locale, il 75,6 per cento della opere previste per la mobilità sono in ritardo o non saranno consegnate in tempo per i Mondiali, che cominceranno il 12 giugno, a San Paolo, con la partita Brasile-Croazia.
Tutte le opere pubbliche costeranno al contribuente molto più di quanto preventivato dal governo. Le imprese appaltatrici si difendono accusando la lentezza della burocrazia, gli imprevisti, la pioggia, le controversie legali sugli espropri e i ritardi nella concessione dei permessi.