Conferenza stampa di vigilia per l’allenatore del Chievo Giuseppe Sannino. Anche per lui il momento non è dei più semplici: “Sfida tra due squadre in crisi? Può essere, ma sono due situazioni molto diverse. Il Milan è una squadra di rango superiore che non dovrebbe trovarsi in quella posizione di classifica, mentre il Chievo vive un ultimo posto decretato dalla classifica ma non dalle prestazioni sul campo”.
Più nello specifico sulla sua squadra: “Credo che il problema della mia squadra non sia la compattezza difensiva, dato che 7 o 8 squadre hanno subito più reti di noi, ma la sterilità in attacco. So che il Chievo ha sempre avuto un’ identità basata più sul non prendere gol piuttosto che sul farli, ma io sono un “destabilizzatore” e cioè una persona che va ad allenare una squadra cercando di darle un certo tipo di mentalità per fare qualcosa di importante; spero di riuscirci anche in gialloblù. Credo che i giocatori siano in una situazione difficile dal punto di vista psicologico causata dalle tante sconfitte, ma hanno le qualità per venirne fuori. Quando una squadra è ultima in classifica, dovrebbe smettere di lavorare? Direi di no e penso che questo momento vada affrontato e superato tutti insieme”.
Sulle pressioni e il futuro: “Sono adeguate rispetto al blasone dell’avversario che avremo di fronte. Per il mio futuro, dovete chiedere alla società: io lavoro sempre sereno e, parlando della mia panchina, non la sento e non la sentirò mai traballare, anche perché, in campo, sto sempre in piedi”.