In questo momento di “crisi societaria”, Libero ha intervistato un esperto del mondo Milan: Arrigo Sacchi. L’ex allenatore rossonero ha molta influenza sulle decisioni societarie e ha elogiato il lavoro di Adriano Galliani: “Discutere Adriano in questo momento è umano, ma -oltre a essere un uomo di grande umanità – è un grande dirigente di calcio. Credo che il Dottore (Silvio Berlusconi, ndr) sia troppo intelligente per liberarsi di una persona di tale valore“.
Su Barbara Berlusconi: “L’ho conosciuta da bambina, poi l’ho ritrovata ragazza matura e mi ha sempre fatto una buona impressione. È una donna intelligente e gentile. Mi sono meravigliato per la sua entrata a gamba tesa, non è una cosa da Milan. Avrebbe dovuto parlarne prima con il padre. In Italia siamo tutti nipotini di Machiavelli, così abituati a pensare male da diventare coglioni. In tutta la storia del Milan, Galliani ha concordato il 90-95% delle sue mosse con la proprietà: meriti e demeriti sono da condividere“.
Secondo Lady B il Milan punta poco sui giovani, ecco l’opinione di Sacchi: “Galliani aveva già iniziato a cambiare prospettiva dopo anni da dominus del mercato, ma è tutto il calcio italiano che deve fare di più: bisogna intraprendere la via dei centri di formazione, che accompagnano dei ragazzi dagli 11 anni alla prima squadra con una didattica di lunga duratura“. Il modello da seguire secondo l’ex allenatore: “La Francia o la Germania: lì le squadre giovanili comunicano alla federazione gli allenamenti svolti dopo ogni seduta. Nella nostra presunzione italiana pensiamo ancora che il gioco nasca dai piedi dei giocatori, invece arriva dalla culture dei tecnici“.
Infine l’immancabile domanda su Balotelli: “Deve trovare l’equilibrio perché gioca in un ruolo difficile da interpretare bene con continuità. Messi e Ronaldo lo fanno, lui non ci riesce ancora. Mi auguro che trovi spesso la giusta continuità“.