Sarebbe grave esonerare Allegri. E Berlusconi è d’accordo: Max resta

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baloha tutti“Noi abbiamo il Milan nel cuore”: cantava la Curva Sud mentre in campo ci irrideva la Fiorentina, sì proprio lei, quella che per un’estate intera ci ha calunniati sbandierando ai quattro venti il tanto apprezzato slogan “Rigoreperilmilan”. Una serata da incubo. Farsi “torellare” a S. Siro da Pasqual e Gonzalo (avessi detto Xavi e Iniesta) con tanto di olé del pubblico viola è stato tremendo. E chi se lo fa fare, mi spiace, non dimostra di avere il Milan nel cuore. I tifosi sì, la squadra no. O almeno non tutta. Ce n’è uno che il Milan nel cuore ce l’ha davvero e lo dimostra a ogni scatto, ogni passaggio, ogni respiro. Lo dimostra quando Balotelli egoista calcia in Curva da 30 metri e lui invece di mandarlo a quel paese lo incita: “Dai Mario andrà meglio“. Lui con la L maiuscola é naturalmente Ricardino nostro. Gli altri sono minuscoli, chi più chi meno.

Tra i “chi meno” sicuramente ci finisce Balotelli. Da chi scrive è sempre stato sostenuto, protetto, scusato. Ma ieri sera ha esagerato. Fuori dal campo può fare ciò che vuole e sbaglia chi ne parla. Ma in campo no. La maglia è quella sacra del Milan. Che lui diceva di amare. E allora non si simula a ogni occasione, e allora non si prendono 6 ammonizioni in 7 partite con tanto di 4 turni di squalifica (record assoluto). E allora non si gioca da soli, ma con e per i compagni. Come l’anno scorso. E allora non si pensa già di andare via. Nonostante un procuratore che fa i suoi interessi. No Mario, cosí non ci siamo. Noi rivogliamo quello dei mesi scorsi. Senza andare tanto in là nel tempo. Il Mario di Amsterdam, contro il Psv o il Napoli. Sappiamo che quello è il vero Balotelli.

E gli altri tutti a ruota. Perché non è colpa di Allegri se Matri, Birsa, Muntari e De Jong hanno paura di prendere il pallone in faccia in barriera. Girarsi su due punizioni in 7 giorni. Roba da dopo lavoro. Già all’oratorio non capitano. Robe che rendono vana anche qualsiasi, legittima, protesta arbitrale. Robe che deresponsabilizzano un allenatore che pure qualche responsabilità ce l’ha. Su tutte il continuo e schizofrenico cambio di modulo. Ma esonerarlo sarebbe l’errore più grave. Già evitato provvidenzialmente un anno fa. Il presidente è d’accordo, Galliani l’ha sentito dopo il gol di Borja Valero. Esonerare Allegri significa dare alla squadra un colpevole e togliere responsabilità a giocatori che già faticano a prendersele. E invece no. Tutti insieme siamo caduti in questo disastro e tutti insieme ne usciamo. Le balzane idee del “traghettatore”, da Trapattoni a Costacurta, non sono robe da Milan.

Buona invece l’idea del ritiro. Ma con due piccole modifiche. Perché a Milanello da stamattina e non da ieri sera? La società è sempre troppo buona con questi giocatori. La seconda é: non abbassiamo la guardia di nuovo. Prima dell’Udinese sembrava che il ritiro avesse dato i suoi frutti e Galliani l’ha interrotto. E invece no! Quest’anno la guardia non si può mai abbassare. Cercate di meritarvelo. A partire da mercoledi.

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