Nella sua autobiografia Svennis: la mia storia, Sven-Göran Eriksson ha raccontato un retroscena che lo lega al mondo del Milan.
Nel 1986, infatti, Berlusconi pensò a lui per la panchina rossonera: “Tutto avvenne in gran segreto. Nel cuore della notte lasciai la mia casa e mi diressi in macchina verso un negozio di alimentari nelle vicinanze. Nel parcheggio del negozio mi attendeva un’auto che mi portò fino all’abitazione di Berlusconi. Era grandiosa, Berlusconi mi guardò e disse: “Vogliamo cambiare allenatore e vogliamo lei. È interessato?”. È chiaro che ero interessato”.
Ma, come spiega poi Eriksson, la trattativa saltò perché lo svedese era legato da un altro anno di contratto alla Roma del senatore Viola e, per ovvi motivi politici, Berlusconi decise di desistere.