Montolivo appannato e Cristante in rialzo: è arrivato il suo momento?

montolivo chievoChievo-Milan è stata una partita che ha dato ad Allegri tante indicazioni, la stragrande maggioranza delle quali negative. Se da un lato con una buona prova difensiva si è riusciti a mantenere imbattuta la porta di Abbiati, compito a dire il vero non impossibile contro il peggior attacco del campionato, gli altri ruoli hanno palesato enormi manchevolezze, sia a centrocampo, dove Montolivo e Muntari sembrano bisognosi di qualche pausa per riordinare le idee, sia in attacco, con Matri e Robinho incapaci di dare una svolta definitiva alla loro stagione a dir poco plumbea.

Vogliamo, tuttavia, soffermarci sulla questione mediana perchè, ovviamente involontariamente, nella sfida del Bentegodi c’è stato quasi un “passaggio di testimone” tra due elementi della rosa di Allegri, Riccardo Montolivo e Bryan Cristante. Quando al minuto 83, il centrocampista di Caravaggio è stato espulso, Allegri ha infatti inserito il giovane (ex) Primavera regalandogli il debutto con la prima squadra, per una decina di minuti che Bryan ha giocato con una personalità che lascia ben sperare. In primis Cristante stesso, che ambisce a bissare l’utilizzo già dalla prossima sfida contro il Genoa; per la sfida di San Siro, infatti, Montolivo sarà out, e considerando che Muntari sta attraversando un momento di appannamento, la rinascita rossonera potrebbe proprio ripartire dai giovani con Cristante lanciato dal primo minuto per dargli finalmente la possibilità di meritare un posto “tra i grandi” dopo l’ottimo precampionato di questa estate.

Molti tifosi hanno invocato il suo nome già tempo addietro, chiedendo al mister di avere lo stesso coraggio che ebbe quando lanciò De Sciglio ed El Shaarawy, la mancanza dei quali oggi si avverte fortissima a testimonianza di quanto siano diventati importanti per le sorti del Diavolo. Cristante ha dimostrato nei suoi anni in Primavera di avere una classe ed una visione di gioco fuori dal normale per un ragazzo della sua età. Mancherà forse l’esperienza e la malizia per giocare in Serie A, ma queste sono capacità che si accumulano solo calcando i campi, e probabilmente è giunta l’ora che per Bryan cominci a diventare una consuetudine.

(Foto interna: Acmilan.com)

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