Al rientro dalla sosta, imprevisti permettendo, Massimiliano Allegri dovrebbe tornare a fare affidamento su Stephan El Shaarawy. Malgrado al momento risulti difficile vederlo in campo nel corso dell’amichevole di domenica pomeriggio, il Faraone sta smaltendo al meglio i malanni che l’hanno costretto a rimanere fuori durante i primi due blocchi stagionali e potrebbe essere convocato per la prossima partita di campionato. Contro il Genoa di Gasperini, Stephan dovrebbe partire dalla panchina, ma potrebbe essere gettato nella mischia in caso di difficoltà. Insomma, quello di El Shaarawy è un rientro importante.
In un Milan privo di identità e di certezze, caratterizzato da giocatori non all’altezza della situazione e nemmeno determinati a rendere al di sopra delle proprie possibilità, il ritorno in campo di Stephan rappresenta una fonte d’acqua nel deserto. In possesso di rapidità, inclinazione al ripiegamento, resistenza, doti tecniche, abilità nell’uno contro uno e nel creare superiorità numerica partendo dalla fascia sinistra, nel 4-3-3 riproposto da Allegri (o nel nuovo 4-2-3-1), El Shaarawy è una pedina di fondamentale importanza. Così come accaduto lo scorso anno in questo momento della stagione, il Milan si affida a Stephan per la rinascita e la risalita della classifica. Proprio lo scorso anno, a San Siro contro il Genoa, il Faraone aveva messo in scena una prestazione da vero leader, impossessandosi della fascia sinistra, saltando il diretto avversario in ogni circostanza, garantendo dinamismo ed equilibrio e firmando il gol della vittoria.
Bene, a poco meno di dodici mesi di distanza da quella grande performance contro il Genoa, tutti i veri tifosi rossoneri sperano con tutto il cuore che Stephan torni a salire in cattedra e a impossessarsi delle chiavi del Milan. Il Milan crede in lui, tanto che ha rifiutato all’istante l’offerta di Preziosi, intenzionato a riprenderselo in prestito semestrale. Ora tocca al classe ’92 dare il massimo contributo per la causa rossonera.