Il calvario prosegue: contro un Genoa in inferiorità numerica per più di un tempo, il Milan non va oltre l’uno a uno, sprecando una ghiotta occasione per ritrovare l’appuntamento con i tre punti e per uscire dalle zone calde della classifica. Il gran gol segnato in apertura da Kakà, che disputa un primo tempo di alto livello, viene vanificato da Emanuelson, che regala pochi minuti più tardi il calcio di rigore da cui scaturisce il pareggio del Genoa. Gli spazi e le possibilità per tornare subito in vantaggio, però, ci sono: grazie a una buona prova di De Jong e Poli, che sopperiscono alle carenze di un Muntari estraneo alle dinamiche di gioco, i rossoneri riescono a impadronirsi della metà campo e si trovano nelle condizioni di fare la partita senza rischiare di concedere occasioni di rimessa. Peccato che dalla fascia destra non arrivino cross interessanti e che le punte, Matri e Balotelli, mettano in scena un’altra prova da dimenticare: non giocano per la squadra ma per se stessi, falliscono palle gol su palle gol e non lavorano di sponda.
E al minuto numero trentacinque, si arriva a toccare il fondo. Balotelli si procura un calcio di rigore, con conseguente espulsione di Manfredini: c’è la possibilità di tornare avanti e di controllare al meglio la gara. Ma Mario si presenta sul dischetto con arroganza, lascia partire una conclusione lenta e centrale, parata da Perin senza difficoltà. E’ la svolta. Sì, perché nella ripresa il Milan non riesce a sfruttare la superiorità numerica, cerca di attaccare ma si propone in avanti in maniera confusionaria e spreca occasioni a raffica. Kakà cala alla distanza, malgrado risulti comunque tra i migliori, Balotelli non reagisce all’errore commesso dal dischetto e continua a cercare la rete con azioni personali inutili e improduttive, continuando a mancare di lucidità sotto porta. Sulla fascia sinistra Emanuelson non è contrastato da nessuno, è libero di spingere e di proporre. Ma quando riesce a crossare con precisione, le punte non si fanno trovare pronte e facilitano il compito a Perin.
Il Genoa non riesce a ripartire, è schiacciato nella propria trequarti e concede spazi, ma il Milan non ne approfitta. Nel finale, Birsa, subentrato a Muntari, manca la più limpida occasione della ripresa. Allo scadere anche Zapata, che nel corso della partita non commette grossi errori ma appare insicuro, sbaglia un gol fattibile. Finisce uno a uno, con molti rimpianti e nessuna certezza. La via della ripresa rimane un miraggio. E a Glasgow, ormai appare certo, Massimiliano Allegri non potrà contare su Mexes e Muntari: il primo per un problema agli occhi che l’ha costretto in ospedale per la notte, il secondo per un problema all’inguine accusato nella ripresa. Come dire, piove sul bagnato.
This post was last modified on 24 Novembre 2013 - 18:04