Vittoria storica quella del Milan a Glasgow, un tre a zero che rimarrà negli annali della storia rossonera. Già, perché in tutti gli altri confronti fra le due compagini, solamente una volta il Celtic aveva perso in casa propria: stiamo parlando della lontana stagione 1968/1969, precisamente mercoledì 12 marzo. Si tratta del match di ritorno dei quarti di finale; all’andata, a San Siro, i rossoneri avevano pareggiato con gli scozzesi zero a zero, dunque si giocavano tutto nella bolgia del Celtic Park.
Cudicini, Anquiletti, Schnellinger, Rosato I, Malatrasi, Maldera, Hamrin, Lodetti, Prati, Rivera, Scala: questo l’undici titolare che scese in campo, guidato dal grande Paròn Nereo Rocco in panchina. Il Celtic, spinto dal proprio pubblico, parte forte, come vuole la tradizione anglosassone ma dopo appena dodici minuti ecco Pierino Prati che, approfittando di una disattenzione del difensore McNeill, ruba palla sulla trequarti e s’invola verso la porta del portiere Fallon e lo batte con sicurezza: è 0-1.
Gli scozzesi, sorpresi dall’inaspettato goal subito, cominciano una serie di confusionarie ed inconcludenti azioni e la difesa milanista riesce a reggere l’urto. La storia è compiuta: semifinali raggiunte, il prossimo avversario sarà sempre britannico ma ha un nome diverso, è il Manchester United. Anche gli inglesi verranno battuti ed il Milan andrà al Bernabeu, il 28 maggio 1969, a giocarsi la finale contro l’Ajax dell’astro nascente Cruijff: sarà un trionfo, un netto 4-1, tripletta di uno scatenato Prati, ben assistito dall’immenso capitano Rivera.
Alla fine di quella stagione il Milan portò a casa la Coppa Campioni, mentre in campionato finì secondo a pari punti col Cagliari, dietro alla Fiorentina scudettata; fu un peccato, perché le premesse per il double c’erano tutte ma la Storia accolse ugualmente i rossoneri fra le proprie braccia. Dicevamo dell’Ajax: sì, nel presente sarà il prossimo avversario in Champions, nell’ultima partita del girone. Il Milan ha due risultati utili su tre per qualificarsi, gli olandesi sembrano essere in buona forma: si prospetta un partita ricca di emozioni, l’ennesima di una storia europea a forti tinte rossonere.