Secondo fonti molto vicine alla società sentite e verificate da SpazioMilan.it, il tecnico del Milan non avrebbe accettato di “levare le tende” con buonuscite al ribasso. La società, infatti, non sarebbe stata disposta a garantirgli lo stipendio al cento per cento fino a giugno. Anche perché contestualmente avrebbe dovuto spendere altre risorse per contrattualizzare un traghettatore. Il piano, dunque, era chiaro: cambiare allenatore senza spendere un euro in più del dovuto ad Allegri. Quindi andare a forfait sugli emolumenti dovuti dalla società da qui a fine stagione e investire la differenza nello stipendio per una nuova figura come quella di Devis Mangia.
Se da una parte Silvio Berlusconi sembrava disposto a uscire da questo schema, pur con riserve sull’ingaggio dell’ex commissario tecnico dell’Under-21, dall’altra ha prevalso la linea del rigore economico da parte di Adriano Galliani trovatosi di fronte alla rigidità di Allegri sul taglio dello stipendio dei prossimi mesi. A quel punto il banco è saltato: col tecnico toscano al suo posto, ma in bilico. Con l’obbligo di vincere contro il Genoa, alla ripresa del campionato. Altrimenti anche la questione economica finirà inevitabilmente in secondo piano.
This post was last modified on 12 Novembre 2013 - 12:02