Piermaurizio Di Rienzo è giornalista professionista e coordinatore dei contenuti di SpazioMilan.it dal 2012. Dopo quasi dieci anni di redazioni (Il Giornale, Leggo, Libero, Radio Lombardia e Sole24Ore), dal 2011 si occupa di comunicazione di manifestazioni fieristiche. Conduce il varietà sportivo “Falla Girare” su Radio Reporter.
Tredici punti in dodici giornate. Uno in meno dello scorso anno a quest’epoca. In piena crisi proprio come a novembre del 2012, dopo la sconfitta in casa contro la Fiorentina. Anche allora Massimiliano Allegri fu messo in discussione. In quel momento cominciò a circolare il nome di Clarence Seedorf. A quell’epoca ci furono i primi abboccamenti con l’olandese. Poi dalla gara successiva, al San Paolo contro il Napoli, arrivò la scossa. Con tanto di visita a Milanello di Silvio Berlusconi prima della partenza per il capoluogo partenopeo.
Paradossalmente oggi le cose vanno un po’ meglio, non fosse altro perché in Champions League ci sono più certezze rispetto all’anno scorso. E ormai la Coppa Italia diventa un obiettivo da non scartare. Sempre che per il terzo anno consecutivi non capiti la Juventus sulla strada dei rossoneri.
Allegri a questo punto può solo contare sui recuperi e, soprattutto, provare per l’ennesima volta a caricare chi finora ha trovato poco spazio. In tal senso il test amichevole contro gli svizzeri dello Young Boys sarà probante, oltre che curioso per vedere all’opera Adil Rami, difensore potenzialmente titolare nell’undici di Allegri da gennaio in poi. E’ necessario non sottovalutare la partita di domenica. Per carità, il risultato non metterà in discussione Allegri, ma l’atteggiamento in campo potrebbe essere un primo segnale di speranza per il ritorno in campo contro il Genoa. Con un El Shaarawy in più. In caso contrario sarà bene che Allegri vada alla conta e tagli una volta per tutte chi non riesce ad onorare la maglia rossonera nemmeno nelle scampagnate.