CALCIOMERCATO/ Milan, gennaio vuol dire Honda. Al posto di chi?

Keisuke Honda avrà già iniziato il conto alla rovescia in attesa dei primi di gennaio, quando sarà ufficialmente un nuovo giocatore del Milan, coronando con sei mesi di ritardo una trattativa che avrebbe potuto concretizzarsi già nello scorso agosto. Non c’è dubbio, però, che l’arrivo del nativo di Settsu andrà ad ingombrare ancora di più un reparto offensivo che dal primo mese dell’anno troverà a pieno regime, come affermato ieri da Allegri in conferenza stampa, anche Giampaolo Pazzini e Stephan El Shaarawy.

Ecco perchè sicuramente qualche elemento della rosa rossonera partirà nel mercato di riparazione; considerando che il nipponico è un trequartista, a lasciargli il posto dovrebbe essere uno che ricopre lo stesso ruolo e di fantasisti a disposizione di Allegri troviamo Kakà, Robinho, Saponara e Birsa. Riguardo primo ci sentiamo categoricamente di smentire una sua partenza, dato che il brasiliano è diventato imprescindibile per le sorti rossoneri, la piacevole riscoperta di un campione capace ancora di dare tanto alla causa del Diavolo. Più probabile, dunque, che parta uno tra Binho e Birsa; “o rey de la pedalada” potrebbe tornare in Brasile dopo essere stato più volte vicino al ritorno nel paese natio, ma è molto più probabile che l’addio avvenga a giungo. Saponara, invece, è il futuro del Milan, è un talento cristallino sul quale la società di via Aldo Rossi ha puntato e continuerà a farlo, consci di avere in casa un potenziale campione.

Partendo da questi condivisibili presupposti, si capisce come il cerchio si stringa intorno a Valter Birsa, giunto tra lo stupore generale (era panchinaro sia al Genoa che al Torino), ma capace di regalare al Diavolo sei punti sui tredici conquistati sinora con i gol decisivi contro Udinese e Sampdoria. Lo sloveno, però, è sicuramente il più “sacrificabile” tra i quattro e questi buoni mesi al Milan gli permetteranno di trovare una squadra che decida di puntare su di lui.

Del resto qualche giorno fa anche Fabio Ravezzani, direttore del gruppo Mediapason, ha confermato quest’idea in esclusiva al nostro Alessio Azzali: “Birsa ha cominciato bene la stagione, ma poi è calato molto. È il tipico calciatore che deve avere continui stimoli: ad inizio stagione, quando doveva dimostrare qualcosa ha dato il massimo, poi si è adagiato ed è tornato ad essere un giocatore nella media. Col rientro definitivo di Pazzini e gli altri sette attaccanti che lo precedono nelle scelte lo spazio si restringe moltissimo. Sembra quasi che sia venuto al Milan per tappare un buco di quattro mesi che si sapeva sarebbe stato poi colmato da Honda“.

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