Il Milan questa sera a Glasgow si gioca una bella fetta d’Europa. Una vittoria vorrebbe dire quasi sicuramente ottavi di finale mentre un pari o peggio ancora una sconfitta aumenterebbero i rischi di un’eliminazione che avrebbe il sapore amaro di un fallimento.
Allegri non può contare su due uomini fondamentali per il suo gioco, Mexes e Muntari e allora non può fare altro che aggrapparsi all’unica luce di questa stagione, Ricardo Kakà, che anche contro il Genoa è stato il migliore in campo per distacco e non solo per lo splendido gol segnato. Il brasiliano sta cercando di trascinare i suoi compagni con un atteggiamento esemplare dentro e fuori dal campo, è un leader tecnico e carismatico e vederlo andarsi a prendere la palla a centrocampo e poi non sapere a chi darla è quasi commovente. Contro il Celtic ci sarà Kakà e le maglie bianco verdi degli scozzesi non possono far altro che riportarci a quel marzo 2007 quando questa sfida valeva il passaggio ai quarti di finale.
Come allora Kakà era la stella del Milan e dopo il sofferto 0-0 al Celtic Park, a San Siro la risolse proprio lui, nel primo tempo supplementare si inventò una cavalcata impensabile, superò in velocità due stremati difensori e infilò Boruc sotto le gambe. Quel gol fu solo il preludio alle due magie contro il Manchester in semifinale e a una Champions vinta da protagonista assoluto. Questa sera tocca ancora a lui cercare di regalare gli ottavi, troppo importanti a livello economico e fondamentali per ridare entusiasmo a un gruppo che appare svuotato.
Oltre a Kakà il Celtic porta bene anche ad Alessandro Matri che la scorsa stagione con la Juve segnò sia all’andata si al ritorno degli ottavi di finale. L’ex bianconero però dovrebbe partire dalla panchina e non potrà dare il suo contributo da subito, quindi ancora una volta, come sei anni fa, siamo aggrappati al nostro top player, pensaci tu Ricky!
This post was last modified on 26 Novembre 2013 - 22:47