Non ha forse replicato per intensità e ritmo la prima mezz’ora a San Siro contro i blaugrana, Ricky, eppure ha ampiamente convinto comunque. Perché quella sensazione di poter rendersi pericoloso da un momento all’altro bastava da sola a impensierire a mettere soggezione all’intero reparto arretrato del Tata Martino. Ne sa qualcosa soprattutto Gerard Piqué, l’autore della sciagurata deviazione del momentaneo 2-1. Una piccola speranza, un lampo di gioia in un primo tempo in cui il Diavolo era sì stato ingiustamente penalizzato da un arbitro un po’ distratto, ma troppo poco aveva fatto per impensierire Victor Valdes.
In questo momento è l’unico rossonero davvero rossonero, il 22, e purtroppo lo sa anche lui. Nessuno dei suoi compagni, attualmente si sta dimostrando all’altezza di un campione così completo e pieno d’iniziativa: ne sa qualcosa Robinho, perso nei meandri della difesa blaugrana e incapace di ripagare la reiterata fiducia del suo tecnico, ne sa qualcosa Balotelli, lontano anni luce dall’attaccante decisivo e spaccapartita che dovrebbe essere.
Va in controtendenza, insomma, Ricardo Kakà: in un momento in cui tutto sembra andare per il verso sbagliato, in cui sembra impossibile trovare una via d’uscita dal tunnel c’è lui, con la sua classe, con la sua voglia di riprendersi la scena del palcoscenico più importante, con la sua speranza mai nascosta di giocarsi il Mondiale in Brasile. C’è lui, che da solo basta a farci credere ancora in qualcosa.
(Foto in evidenza: AcMilan.com)
This post was last modified on 7 Novembre 2013 - 20:27