Proprio contro la Germania, non più tardi di (quasi) un anno e mezzo fa, Mario aveva disputato la miglior partita della sua carriera. Era l’incontro valido per la semifinale degli Europei 2012: la posta in palio era altissima e un’Italia sulla carta inferiore alla Germania, grazie a una grande prova di Mario Balotelli, riusciva ad accedere alla finale. In grado di tenere in apprensione la retroguardia tedesca grazie alla propria fisicità, al 20′ il Balo sovrastava Badstuber e indirizzava di testa alle spalle di Neuer un bel cross di Antonio Cassano. E un quarto d’ora più tardi, lanciato da Montolivo, scardinava la coppia centrale tedesca e- dal limite dell’area- lasciava partire uno strale imprendibile per l’estremo difensore avversario: due a zero ed esultanza da leader. Insomma, decisivo nel momento decisivo, l’altra faccia del Balotelli visto finora nella stagione in corso (eccezion fatta per le primissime uscite).
Chissà allora che, incontrando la Germania, Mario non possa risvegliarsi e rilanciarsi in maniera definitiva. In merito, tutto è possibile. Ma allo stesso tempo, tutto dipende da lui. Le sue doti sono note a tutti gli amanti del grande calcio. Tocca a lui tornare a metterle in circolo, per riprendersi le chiavi dell’Italia- specie in vista della rassegna iridata- e del Milan. Che dire, Balotelli è padrone del suo destino. Tornare alla ribalta con prestazioni di rilievo e sostanza o continuare ad abbandonarsi a inutili polemiche e rischiare di passare alla storia come un eterno incompiuto? A lui, Mario Balotelli, la scelta.
This post was last modified on 13 Novembre 2013 - 18:37